(Adnkronos) – Il centrodestra arranca sul risiko delle presidenze delle Bicamerali. Si attendeva una schiarita in settimana ma non è mai arrivata. Anzi, si è aggiunta una nuova grana, quella dell’elezione dei cosiddetti giudici speciali (parliamo di giustizia tributaria e amministrativa), saltata perché su 12 caselle in ballo Fdi si è impuntata per tenerne 9 e lasciarne 3 alla minoranza, facendo andare su tutte le furie il Pd. Ma il vero nodo, raccontano, su cui si sarebbe impantanata ogni trattativa è quello della Vigilanza Rai.
Allo stato, a quanto apprende l’Adnkronos, ancora non ci sarebbe un nome per la presidenza, che spetta all’opposizione, in questo caso ai Cinque stelle, dati per favoriti sul Terzo Polo. Non ci sarebbe, quindi, nessun accordo di massima su Alessandra Todde, vicepresidente M5S o l’ex sindaco di Torino Chiara Appendino, entrambe considerate in pole e non divisive rispetto a Riccardo Ricciardi, anche lui ‘vice’ del Movimento, le cui quotazioni sarebbero in calo.
Tutto, insomma, sarebbe congelato e rinviato alla prossima settimana, visto che via della Scrofa, riferiscono, non vuole portare alle calende greche né il caso Rai (secondo lo ‘schema di ripartizione’ tutt’ora in vigore ai meloniani spetterebbe il vicepresidente della Vigilanza, resta top secret il nome per ora per non bruciarlo), né la nomina di presidenti e ‘vice’ delle commissioni di Camera e Senato, dall’Antimafia alla Nato, passando per Cdp e Affari regionali, giusto per citare quelle più ambite.
Secondo fonti parlamentari del centrodestra l’attuale stallo sarebbe dovuto anche al ‘fattore Elly’: la neo segretaria del Pd, Elly Schlein, infatti, avrebbe fatto sapere di voler metter bocca sulla griglia dei nomi delle Bicamerali e anche sulla Vigilanza Rai (pur avendo ottenuto il suo partito la presidenza del Copasir). Secondo alcuni l’interesse di Schlein sarebbe legato semplicemente al suo nuovo ruolo di leader del partito del Nazareno. Secondo altri, invece, sarebbe un modo per alzare il tiro di fronte al ‘metodo dell’asso pigliatutto’ utilizzato fino ad ora da Giorgia Meloni (causa dello scontro tra Fdi e Dem nell’Aula di Montecitorio, martedì scorso, sulla votazione dei componenti della cosiddetta magistratura speciale).
Fonti parlamentari dell’opposizione smentiscono la ricostruzione della maggioranza. “Da parte nostra non c’è alcun blocco, anzi tutto il contrario. Stiamo sollecitando da tempo l’insediamento della commissione. E’ il centrodestra che prende tempo”. Altro nodo da sciogliere è all’interno del centrosinistra: come ‘compensare’ i terzopolisti, in particolare Italia Viva, che hanno sempre puntato sulla guida dell’organismo di controllo parlamentare dell’azienda di viale Mazzini. In casa M5s, raccontano fonti parlamentari, molti sono fiduciosi sul buon esito della trattativa, confidando in una sorta di asse con Fdi per portare avanti una sorta di processo di ‘depidizzazione’ della Rai, mentre altri continuano a temere che alla fine i terzopolisti possano avere la meglio e piazzare un loro nome.
Quanto ai tempi, la partita delle Bicamerali, legata a doppio filo a quella della Rai, sembra apertissima, almeno per tutto il fine settimana. Per la Vigilanza ancora non c’è nessuna data fissata per l’insediamento, anche se ieri sono partite le lettere di convocazione da parte dei presidenti delle Camere ai membri dell’organismo bicamerale.