PARLAMENTO EUROPEO: ‘LE SPESE PER LA RICOSTRUZIONE POST TERREMOTO IN ITALIA SARANNO ESCLUSE DAL CALCOLO DEL DEFICIT PREVISTO DAL PATTO DI STABILITÀ’

“Alla luce del carattere gravissimo ed eccezionale della situazione” nella mini plenaria di stamane a Bruxelles, il Parlamento Europeo ha deciso per alzata di mano di  escludere gli investimenti per la ricostruzione post terremotoin Italia dal calcolo del deficit nazionale previsto dal patto di stabilità, utilizzando tutti i fondi Ue a disposizione per aiutare le zone colpite. Una risoluzione per la quale il Parlamento chiede ora alla Commissione Ue di adottare misure urgenti per facilitare una rapida ricostruzione dei comuni italiani distrutti dai terremoti il 24 agosto, il 26 e il 30 ottobre scorsi. Inoltre, nella mini plenaria, è stata approvata anche un’altra risoluzione, redatta dall’italiano Salvatore Cicu (Ppe), sulla riforma del Fondo di solidarietà Ue, passata con 589 voti a favore, 13 contrari e 42 astensioni. Ieri sera, prendendo la parola nell’ambito del dibattito, il relatore aveva spiegato che “in casi come questi, le Istituzioni europee devono essere sensibili, devono capire che la loro credibilità, la loro autorevolezza, dipendono anche dalla capacità di essere presenti in questi momenti e di trasferire un messaggio, appunto, di capacità di gestione”. Concetti in seguito ai quali aa poi chiesto alla Commissione di migliorare l’utilizzo del Fondo di solidarietà Ue, riducendo i tempi di mobilitazione e aumentando la soglia dei pagamenti anticipati. Ne deriva dunque che il Parlamento chiede di escludere le spese relative agli interventi di ricostruzione, compresi quelli che prevedono la partecipazione dei fondi strutturali e di investimento europei (Esi), dal calcolo del deficit nazionale. Nell’occasione i deputati hanno inoltre preso occasione per esprimere profonda solidarietà a tutte le persone colpite a vario titolo dagli eventi sismici: vittime, familiari, sfollati e tutte le autorità coinvolte nelle operazioni di soccorso. Alla luce di quanto accaduto in Italia, alla luce dell’elevata sismicità di alcune aree geografiche come quella mediterranea e del Sudest dell’Europa, gli eurodeputati hanno invitato tutti gli Stati membri ad accelerare la ricerca in questo campo, attraverso le azioni previste dal Programma Orizzonte 2020 e ad applicare tutti gli strumenti utili alla prevenzione di vittime e danni, in modo da ridurre al minimo la portata potenzialmente devastante di tali eventi naturali. In una nota “Il Parlamento sollecita tutte le autorità, nazionali, regionali e locali, a prestare la massima attenzione al rispetto delle norme antisismiche in fase di rilascio dei permessi di costruzione”, e nello specifico documento viene inoltre sottolineata l’importanza di utilizzare tutti gli strumenti disponibili e di garantire che le risorse siano utilizzate nel modo più efficace possibile, in collaborazione con le autorità nazionali e regionali. Misure all’interno delle quali si ricorda anche la possibilità di utilizzare il Fondo europeo per lo sviluppo rurale (Feasr) per sostenere le aree rurali e le attività agricole colpite dai terremoti.