PARIGI – ATTENTATI: 129 MORTI, 352 FERITI DI CUI 99 GRAVI. IL SINDACO DI VENEZIA: ’E’ MORTA VALERIA SOLESIN…PREGHIAMO INSIEME PER LEI’

 

Manca ancora l’ufficialità dal nostro Ministero degli Interni, ma secondo fonti della polizia francese, Valeria Solesin sarebbe morta. L’italiana 28enne che si trovava al ’Bataclan’ insieme al ragazzo e ad altri 2 amici. Il sindaco di Venzia ha espresso “cordoglio più profondo” lanciando un hashtag “#preghiamoassieme”. Il Papa, nel conseuto ’Angelus’ odierno ha detto: “Chi uccide in nome di Dio, bestemmia”. Intanto al G20, i leader mondiali parlano di “misure restrittive nelle fontiere di tutta Europa”.  Ridisegnando la mappa degli attentati, la procura parigina ha stabilito che ad agire sono state “tre squadre di terroristi, coordinati dall’impronta dell’Isis”. Le esplosioni sono iniziate allo stadio ‘Stade de France’, dove si giocava l’amichevole Francia-Germania. Qui sono stati tre i kamikaze che si sono fatti saltare (30 le vittime), le autorità spiegano che, mentre gli altri due non sono riusciti ad oltrepassare le barriere di sicurezza poste all’esterno della struttura (sulle tribune c’era anche il presidente Hollande), un terzo kamikaze “ha provato a farsi saltare all’interno dello stadio per fare una carneficina tra gli ignari tifosi”. Ecco perché, per questioni di sicurezza, gli spettatori sono stati momentaneamente ‘bloccati’ all’interno dello stadio e accompagnati direttamente sul terreno di gioco. La follia omicida degli attentatori si è riversata, poi, nelle strade della capitale francese: una sparatoria a colpi di kalashnikov ha causato la morte di diverse persone in un ristorante del decimo arrondissement di Parigi.  Un’altra incursione ha avuto luogo sulla rue de Charonne, nell’XI arrondissement di Parigi; quindi,  altri colpi di arma da fuoco a boulevard Beaumarchais, e a Faidherbe: tre luoghi a nelle immediate vicinanze di Place de la Bastille. Infine, l’azione peggiore, di una crudeltà inimmaginabile, come appunto l’assalto al Bataclan. Nella sala concerti, in ‘sold out’ per il concerto rock del gruppo americano ’Eagles of death metal’, al grido di “Allah è grande”, il commando terrorista (tra cui anche una donna), ha aperto il fuoco sul pubblico, dando ‘vita’ ad una carneficina: molti sono riusciti a guadagnare le uscite per tempo, ma a terra già si contivano un centinaio di morti. Quindi i terroristi hanno preso in ostaggio gli spettatori  ‘sopravvissuti’, con l’intenzione di ucciderli uno ad uno. Una situazione irreale che un giovane nascosto nel teatro è riuscito a ‘messaggiare’ all’esterno del Bataclan con il cellulare, inducendo  le teste di cuoio ad effettuare un immediato blitz per evitare quante più ‘esecuzioni’ possibili. Un’azione rapida e delicata, durata molti minuti, nel corso della quale due terroristi si sono fatti esplodere, gli altri uccisi, mentre uno sarebbe stato catturato vivo. I testimoni, terrorizzati e sotto choc, hanno raccontato che per guadagnare in fretta l’uscita, sono stati costretti “camminare sopra i cadaveri”. Le indagini hanno rapidamente ‘investito’ ogni direzione. Sarebbe infatti stata rintracciata in una cittadina del Belgio una delle auto che hanno ‘accompagnato’ i terroristi nel centro di Parigi. Una seconda auto è nel mirino dei gendarmi, in quanto, con quattro persone a bordo, ha forzato un casello autostradale. Con la Francia in subbuglio per l’accaduto, nel frattempo l’Isis ha rivendicato ogni attacco con toni entusiastici: “Parigi capitale dell’abominio e della perversione. E’ solo l’inizio della tempesta. La Francia, e chi la sostiene, rimarrà tra gli obiettivi principali dell’Isis e continuerà a sentire l’odore della morte per aver preso la guida della crociata, aver insultato il Profeta e essersi vantata di combattere l’Islam. Ora tocca a Roma, Londra e Washington”. Al momento sarebbero state arrestati cinque individui. Tre degli attentatori di Parigi sarebbero belgi e provenienti dal quartiere di Molenbeek di Bruxelles, già ‘attenzionato’ in quanto da lì provenivano i terroristi protagonisti del blitz di gennaio in Belgio.Un passaporto siriano è stato ritrovato sul corpo di uno degli attentatori kamikaze, riferisce Bfm-Tv, e se appurata l’autenticità del documento la pista siriana avallerebbe molti dei sospetti subito ventilati. Un altro attentatore, identificato dalle impronte digitali, sarebbe stato tra le migliaia di profughi portati dal Mediterraneo sulle nostre coste.  Sono 8 in tutto i terroristi morti nei diversi luoghi degli attacchi, secondo i dati forniti dal procuratore François Molins, la cosa che sconcerta è che almeno due di loro erano da tempo monitorati dagli inquirenti dell’antiterrorismo. Questo spiega le difficoltà nel ‘prevenire’ la trasformazione di alcuni fanatici in terroristi di fatto. Un altro terrorista “identificato, è un francese”, afferma Europe1. Il procuratore Molins parla di diversi  terroristi in fuga, al momento se ne ignora il numero. In Francia sono stati annunciati 3 giorni di lutto nazionale.

 

D.T.