Una vicenda assurda che ha scatenato le ire dei residenti di Aulnay-sous-Bois, quartiere periferico d Parigi, nei pressi dell’aeroporto Roissy Charles De Gaulle. Linaudito pestaggio di cui è stato fatto oggetto dagli agenti Thèo, un 22enne fermato per un controllo e poi massacrato di botte, ha destato scalpore in tutto il Paese, provocando anche un acceso dibattito politico. La ricostruzione dei fatti, confermata da un file audio che il suo avvocato ha consegnato allemittente ’BfmTv’, racconta che il 2enne si sarebbe trovato suo malgrado coinvolto in un’operazione che i gendarmi stavano conducendo nel quartiere ’Rose des Vents’. Raggiunto dai media nel letto dellospedale dove è stato ricoverato dopo il pestaggio, Thèo ha raccontato la sua odissea: botte, insulti e vessazioni, subite dalla polizia, e la violenza malata di un agente che l’avrebbe violentato con il manganello, procurandogli una profonda ferita nel retto: “Non ho cercato di fuggire, mi hanno aggredito in tre – ha affermato il giovane – Agli agenti ho chiesto ’perché mi state facendo questo?’, ma loro non hanno risposto, mi hanno ricoperto di ingiurie”. Poi, non senza soferenza, Thèo ha raccontato della vioilenza bruta di quellagente, che lha “volontariamente” sodomizzato con il manganello, una ferita profonda, che l’ha costretto a una operazione d’urgenza. “Mi hanno messo dei gas lacrimogeni in testa, nella bocca, mi hanno preso la testa a manganellate – ha continuato il 22enne – Ma avevo talmente male alle natiche che quel dolore, in confronto, mi sembrava effimero (…) non riuscivo a camminare, credevo che sarei morto”. Una storia vergognosa per la quale il presidente Hollande ha sentito di doversi recare subito in ospedale per esprimere la sua solidarità allo sfortunato ragazzo. “La giustizia andrà fino in fondo”, gli ha promesso il presidente francese, che poi ha riferito via twitter di come Thèo “ha reagito con dignità e responsabilità”.
M.
