“L’abuso sui minori è una sorta di ‘omicidio psicologico’ e in tanti casi una cancellazione dell’infanzia”. Lo denuncia il Papa ricevendo in udienza l’associazione Meter fondata da don Di Noto.
“Perciò, la protezione dei bambini contro lo sfruttamento sessuale – dice Francesco – è un dovere di tutti gli Stati, chiamati a individuare sia i trafficanti sia gli abusatori. In pari tempo, sono quanto mai doverose la denuncia e la prevenzione attuate nei vari ambiti della società: scuola, realtà sportive, ricreative e culturali, comunità religiose, singoli individui. Inoltre, nel campo della tutela dei minori e nella lotta alla pedofilia occorre predisporre interventi specifici per un aiuto efficace alle vittime”.
“Su tutti questi fronti – osserva il Pontefice – l’associazione Meter collabora attivamente con organi istituzionali e con diversi settori della società civile, tramite anche opportuni protocolli di intesa. Continuate senza tentennamenti la vostra opera, ponendo particolare attenzione all’aspetto educativo, per formare nella gente una coscienza salda e sradicare la cultura dell’abuso e dello sfruttamento”.
Il Papa ha poi esortato, aggiungendolo a braccio al testo, a “lottare contro la vecchia abitudine di coprire, anche nella Chiesa, come nelle altre istituzioni”.
Bergoglio ha anche parlato della piaga degli adescamenti via social “con pagine e portali dedicati alla pedopornografia. Si tratta di una piaga che, da una parte, richiede di essere affrontata con rinnovata determinazione dalle istituzioni pubbliche e, dall’altra, necessita di una presa di coscienza ancora più forte delle famiglie e delle diverse agenzie educative” ha ammonito.
“So che voi siete sempre vigili nel proteggere i bambini anche nel contesto dei più moderni mezzi di comunicazione”, ha aggiunto il Pontefice ricevendo l’associazione Meter.