Nuovo appello in favore della integrazione tra i vari popoli europei allinterno dellUnione da parte di Papa Francesco che, nel corso del suo recente e ultimo viaggio ha ritoccato un tema caldo, e sempre attuale, come quello della migrazione e dellintegrazione tra i popoli entrando nel merito, nella fattispecie, della questione balcanica. Papa Francesco infatti si trova in visita in Macedonia del Nord laddove ha detto: “Sì all’integrazione dei Balcani nell’Unione europea”. Papa Francesco è stato accolto dal presidente Ivanov e si è fermato, in uno dei momenti più toccanti della sua visita, per pregare di fronte al memoriale di Madre Teresa a cui si è come rivolto in preghiera: ci aiuti ad ascoltare il grido dei poveri e degli ultimi.
Papa il Macedonia del Nord: sì a integrazione. Nuovo appello del Pontefice dai Balcani
Prosegue la visita nei Balcani di Papa Francesco che dalla Macedonia del Nord, laddove andrà in conclusione del viaggio in terra balcanica dopo la tappa bulgara, ha preso parola affidando ai fedeli nuove parole di conforto e auspicio. Dopo la tappa a Sofia, dunque il Papa, è giunto all’aeroporto internazionale della capitale Skopje trovando laccoglienza del Presidente della Repubblica Gjorge Ivanov, che è ancora in carica nonostante sia a fine corsa del mandato. Il Papa ha avuto interessanti e proficui incontri privati con i vertici dello Stato e con le autorità e membri della società civile. Poi i momenti toccanti legati a Madre Teresa e le celebrazioni della Messa in Piazza Macedonia. In questo contesto, il Papa ha speso parole di affetto per la Macedonia del Nord e la sua gente, a cui si sente vicino per la sua “composizione multietnica e multireligiosa“. Questo perchè, secondo il Papa rappresentano un rilevante significato sulla via di una più stretta integrazione con i Paesi europei”. In poche parole, papa Francesco nel suo intervento a Skopje ha promosso fortemente lauspicio della integrazione. “Auspico che tale integrazione si sviluppi positivamente per l’intera regione dei Balcani occidentali, come pure che essa avvenga sempre nel rispetto delle diversità e dei diritti fondamentali”, ha detto il Papa. E tutto passa da come si accolgono i migranti. “Vorrei segnalare, inoltre, il generoso sforzo compiuto dalla vostra Repubblica – sia dalle sue Autorità statali sia col valido contributo di diverse Organizzazioni internazionali, della Croce Rossa, della Caritas e di alcune Ong – nell’accogliere e prestare soccorso al gran numero di migranti e profughi provenienti da diversi Paesi medio-orientali”, ha ammesso papa Francesco. “La pronta solidarietà offerta a coloro che si trovavano allora nel più acuto bisogno per aver perso tante persone care oltre alla casa, al lavoro e alla patria, vi fa onore e parla dell’anima di questo popolo che, conoscendo anche le privazioni, riconosce nella solidarietà e nella condivisione dei beni le vie di ogni autentico sviluppo. Auspico che si faccia tesoro della catena solidale che ha contraddistinto quell’emergenza, a vantaggio di ogni opera di volontariato a servizio di molte forme di disagio e di bisogno”.