Secondo giorno di visita nelle Filippine per Papa Francesco che ha incontrato il presidente filippino Benigno Aquino III al palazzo presidenziale di Manila. Nel corso dell’incontro con le autorità del Paese asiatico, il Santo Padre ha condannato il fenomeno dilagante della corruzione: “I vescovi delle Filippine hanno chiesto che quest’anno sia proclamato “Anno dei Poveri”. Spero che questa profetica istanza determini in ciascuno, a tutti i livelli della società, il fermo rifiuto di ogni forma di corruzione che distolga risorse dai poveri, e determini la volontà di uno sforzo concertato per includere ogni uomo, donna e bambino nella vita della comunità. Dobbiamo ascoltare la voce dei poveri e spezzare le catene dell’ingiustizia e dell’oppressione, che danno origine a palesi e scandalose disuguaglianze sociali. La riforma delle strutture sociali che perpetuano la povertà e l’esclusione dei poveri, prima di tutto richiede una conversione della mente e del cuore”. Papa Bergoglio ha rivolto un pensiero alle persone colpite dal tifone Yolanda nel novembre 2013. Proprio domani si recherà nelle zone in cui si è abbattuto il ciclone tropicale: “Voglio esprimere la mia vicinanza ai nostri fratelli e sorelle che hanno patito le sofferenze, i danni e le devastazioni causate dal tifone Yolanda. Insieme ai popoli di tutto il mondo ho ammirato la forza, la fede e la resistenza eroiche dimostrate da tanti filippini di fronte a questo disastro naturale, e di tanti altri. In quel momento di crisi nazionale, innumerevoli persone sono venute in aiuto dei loro vicini bisognosi. Con grande sacrificio hanno offerto il loro tempo e le loro risorse, creando una rete di mutuo soccorso e di impegno per il bene comune”. Il Pontefice si è soffermato anche sulla necessità di compiere una riforma sociale nel Paese invitando i politici al perseguimento del bene comune: “Oggi le Filippine, insieme a molte altre nazioni dell’Asia, si trova davanti all’esigenza di costruire una società moderna fondata su solide basi, rispettosa degli autentici valori umani, che tuteli la nostra dignità e i diritti umani, fondati su Dio, e che sia pronta ad affrontare nuovi e complessi problemi etici e politici. Come molte voci nella vostra nazione hanno segnalato, è ora più che mai necessario che i dirigenti politici si distinguano per onestà, integrità e responsabilità verso il bene comune. In questo modo potranno preservare le ricche risorse umane e naturali con cui Dio ha benedetto questo Paese. Così saranno in grado di fornire le risorse morali necessarie ad affrontare le istanze del presente, e conclude Papa Bergoglio trasmettere alle generazioni future una società veramente giusta, solidale e pacifica”.