“E’ un puro scandalo”, ha denunciato il Papa intervenendo sul tema della disparità di retribuzione fra uomini e donne. Fa notare anche come il numero dei matrimoni e dei figli sia in continua diminuzione, proporzionalmente all’aumento delle separazioni. I giovani sono le principali vittime di questi numeri, in quella che il Papa definisce “cultura del provvisorio”, dalla quale dipende la mancanza di propensione da parte dei ragazzi ad impegnarsi in legami stabili. Il Papa afferma inoltre che questa difficoltà nel costruire matrimoni stabili non sia una pura questione economica e non dipenda, come molti invece sostengono, dall’emancipazione della donna. Pensando in questo modo rischiamo di fare “la brutta figura che ha fatto Adamo”: “è lei che mi ha dato la mela, la colpa è sua”. Da quel momento verrebbe a crearsi una forma di maschilismo profondamente radicato nella nostra cultura. Infatti la colpa da sempre sembra ricadere sulle donne che, a dire del Papa, andrebbero difese piuttosto che colpevolizzate. Sostiene infine come “Gesù ci insegna che il capolavoro della società è la famiglia, l’uomo e la donna che si amano, questo è il capolavoro”.
Da questo ’capolavoro’ sembriamo essere ancora piuttosto lontani. In Europa uomo e donna hanno ormai, bene o male, le stesse opportunità, ma le aspettative di carriera e di retribuzione registrano un notevole dislivello con gli uomini che guadagnano in media circa il 16,4 per cento all’ora in più delle loro colleghe donne, più del 31 per cento su base annua. Questa diseguaglianza si nota anche nei casi in cui le qualifiche delle donne sono maggiori rispetto a quelle degli uomini. Le donne infatti ottengono mediamente risultati migliori nello studio, le loro competenze però spesso non ricevono adeguato riconoscimento e questo porta ad uno sviluppo più lento della carriera.
Parole importanti dunque quelle di Francesco I che potrebbero aprire la strada a cambiamenti di mentalità anche all’interno di un sistema, quello clericale, nel quale sono presenti numerose disuguaglianze di genere.