Cambiare la nostra vita non può tradursi in una semplice operazione di ’maquillage’ esterno ma deve comportare una vera e propria resurrezione nella nostra esistenza, partendo dall’interno del proprio animo. E’ quanto auspica papa Francesco rivolgendosi ai fedeli raccolti in piazza San Pietro, prima della recita dalla finestra dello studio del Palazzo Apostolico in Vaticanodel ’Regina Coeli’, preghiera che nel tempo di Pasqua sostituisce l’Angelus.IL VANGELO – “Il sentimento dominante che traspare dai racconti evangelici della Resurrezione è la gioia piena di stupore – sottolinea – lasciamo che questa esperienza impressa nel Vangelo si imprima anche nei nostri cuori e traspaia nella nostra vita. Lasciamo che lo stupore gioioso della domenica di Pasqua si irradi nei pensieri, negli sguardi, negli atteggiamenti, nei gesti e nelle parole. Ma questo – avverte – non è un ’maquillage’ ma viene da dentro, da un cuore immerso nella fonte di questa gioia”.LA RESURREZIONE – Spiega papa Francesco: “Chi fa questa esperienza, diventa testimone della Resurrezione, perché in un certo senso è risorto lui stesso, è risorta lei stessa. Allora è capace di portare un raggio della luce del Risorto nelle diverse situazioni umane: in quelle felici, rendendole più belle e preservandole dall’egoismo; in quelle dolorose, portando serenità e speranza”.MARIA – Nella settimana di Pasqua, raccomanda, “ci farà bene prendere il libro del Vangelo e leggere i capitoli che parlano della Resurrezione di Gesù”. Momento in cui Maria “è morta con lui; lei è risorta con lui. Dal venerdì al mattino di domenica, lei non ha perso la speranza”.