“In alcuni Paesi sono riprese le celebrazioni liturgiche con i fedeli; in altri se ne sta valutando la possibilità; in Italia, da domani si potrà celebrare la Santa Messa con il popolo“.
Persona, oltre che di una fede smisurata, dotata di grandissima intelligenza, dopo il lungo – e per certi versi ‘umiliante’ tira e molla col governo – alla vigilia del ritorno alle Messe pubbliche, nel corso del Regina Coeli Papa Francesco si sente di dover lanciare un appello ai fedeli: “Per favore andiamo avanti con le norme che ci hanno dato per custodire la salute del popolo”.
Un invito ragionevolmente dettato anche ‘dall’improvvisa svolta’ dell’incontro fra regioni e governo che, forse un po’ ‘alla velenose bene’, ha di fatto livellato l’eventuale grado di rischio di contagio per tutte le regioni (per dire: la Lombardia come l’Umbria od il Molise!), scaricando di fatto le responsabilità sulla gestione dei governatori.
Dunque, per forza di cosa – dopo i ben noti fatti – ora anche la Chiesa si trova a dover gestire una situazione ‘malleabile’. Dunque, come ha sottolineato stamane il Pontefice, altro non c’è che da attenersi scrupolosamente da quanto dettato dalle comuni norme anti contagio.
Per le loro funzioni religiose, le ‘chiese grandi’ (ma non sappiamo a fronte di quale numero di posti disponibili), potranno spostare non più di 200 fedeli. Tuttavia, nel corso delle celebrazioni all’aperto, alle messe in particolare, potranno partecipare fino ad un massimo di mille fedeli. Ovviamente, nel dettaglio ‘tecnico’, sono poi state studiati tutti gli accorgimenti possibili che, dall’acquasantiera’ vuota, alle ‘pinzette’ per la Particola, insieme ai dispencer, faranno il loro esordio nelle chiese italiane.
Già capillarmente sanificate in questi giorni, nelle quattro Basiliche Papali (San Giovanni in Laterano, la Basilica di San Pietro, San Paolo fuori le mura, e la Basilica di Santa Maria Maggiore), Messe festive in primis, agli ingressi saranno impiegati i termoscanner per misurare la temperatura dei fedeli.
Tuttavia si rende noto che, nello specifico, misure e dettagli sono elencati all’interno del Protocollo che la Cei ha stilato con il governo ed il Comitato tecnico scientifico.
Max