Negli ultimi giorni si è fatta sempre più concreta l’ipotesi che da Napoli, precisamente dall’Ospedale Pascale, emerga una cura molto efficace per trattare i pazienti del coronavirus.
A parlarne è l’oncologo Paolo Ascierto, presidente della Fondazione melanoma e direttore dell’Unità di oncologia melanoma, immunoterapia oncologica e terapie innovative dell’Istituto tumori Irccs Fondazione Pascale di Napoli.
Ascierto ha affermato, nelle scorse settimane, che è stato utilizzato un farmaco per contrastare l’artrite reumatoide, il tocilizumab, con riscontri positivi per i pazienti affetti da polmonite da coronavirus.
Paolo Ascierto: come funziona il tocilizumab, farmaco per artrite reumatoide. A breve la sperimentazione contro il coronavirus
“Sono stati 11 finora i pazienti con Covid-19 trattati a Napoli con il farmaco anti-artrite tocilizumab” ha chiarito all’Adnkronos Salute il professor Paolo Ascierto. “Permane un cauto ottimismo, e siamo in attesa delle indicazioni dell’Agenzia italiana del farmaco che sta facendo un lavoro eccezionale in tempi rapidissimi per la sperimentazione.”
“Da sabato 7 marzo – ha specificato Ascierto – sono stati trattati 11 pazienti, di cui 7 intubati e 4 con marcata insufficienza respiratoria in reparto. Dei 7 pazienti intubati, 5 hanno avuto un miglioramento importante dei parametri di funzionalità respiratoria. Degli altri 2, uno è ancora stazionario ed uno purtroppo è morto per progressione rapida del distress respiratorio dopo qualche ora dall’infusione del farmaco.”
Paolo Ascierto: chi è, dove lavora, come ha utilizzato il farmato anti coronavirus a Napoli
Paolo Antonio Ascierto è nato nel 1964 a Solopaca, e nella sua carriera si è occupato principalmente di attività clinica e di ricerca sul cancro, per la precisione del melanoma.
Si è laureato nel 1990 presso la II Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Napoli specializzandosi quattro anni dopo in oncologia.
Ascierto ha ricoperto anche diversi incarichi dirigenziali nell’ambiente medico ed è stato promotore di diverse iniziative legate alla ricerca contro il cancro. Già presidente dell’Intergruppo Melanoma Italiano dal 2004 al 2007, ha ideato il progetto “Metti il Melanoma in fuorigioco” in collaborazione con la Lega Calcio e la Rai.
Dal 2006 è membro della Commissione Nazionale “Tumori Cutanei” della Lega Italiana per la Lotta ai Tumori e dall’anno dopo, membro dell’International Melanoma Working Group. Sempre nel 2007 il Ministero della Salute lo ha eletto membro della commissione oncologica nazionale, una squadra di esperti presieduta da Umberto Veronesi.