Green pass per ogni luogo e evento al chiuso o solo per alcune attività, finora rimaste chiuse? Lo si capirà oggi, dopo il Consiglio dei ministri. All’ordine del giorno c’è l’utilizzo del certificato verde, che sta spaccando la maggioranza. C’è chi lo renderebbe obbligatorio per una ristretta schiera di attività, finora limitate: eventi sportivi, concerti, discoteche, fiere e congressi, ad esempio.
C’è chi invece invoca l’obbligatorietà del Green pass per quasi tutti i luoghi al chiuso, per contenere quanto prima la diffusione della variante Delta. E tra i luoghi al chiuso vanno registrati ristoranti, cinema, teatri, palestre, piscine. La domanda degli sportivi è quindi scontata: servirà il Green pass anche per andare in palestra?
Come detto le ipotesi sono due, oggi deciderà il Cdm. È possibile che le palestre non rientrino nelle attività per cui va presentato il Green pass che, ricordiamo, al momento può essere ottenuto con una sola dose di vaccino (da settembre dovrebbe essere esteso al ciclo vaccinale completo), un test negativo nelle ultime 48 ore o la guarigione dal Covid negli ultimi sei mesi.
C’è anche la possibilità che le palestre, invece, vengano inserite nella lista della attività per cui il certificato verde è indispensabile. In quel caso bisognerà accertare di aver ricevuto almeno una dose di vaccino, di essere risultati negativi al tampone negli ultimi sei giorni o in alternativa essere guariti dal Covid.