(Adnkronos) – È tutto pronto per la demolizione di Palazzo Mangeruca, un ecomostro da decenni sulla costa ionica crotonese. L’abbattimento della struttura giganteca, sottratta alla ‘ndrangheta, è previsto per domenica 17 dicembre. Sarà un intervento unico nel suo genere. Sarà un’operazione tanto importante quanto ecosostenibile, programmata per eliminare ogni impatto di detriti e polveri sull’ecosistema che circonda l’immobile. Tecnicamente coordinata, l’implosione limiterà i disagi alla circolazione lungo la Statale 106. Mangeruca verrà giù, per sempre, in due secondi.
Incaricata di bonifica ed eliminazione degli ecomostri con la tecnica innovativa della demolizione controllata è la Società Impresa Lavori Stradali Srl, operativa in Calabria dal 1989. L’impresa sarà affiancata dalle società partner Deam Ingegneria srl, Deton srl e Misiano Ingegneria srl e dal supporto di 40 maestranze tra operai e tecnici specializzati. Tra questi anche 6 fochini veri protagonisti di questo momento storico in quanto saranno loro a far brillare le cariche. Inoltre tutte le operazioni saranno supportate da un parco mezzi imponente tra escavatori, autocarri, pale gommate e sistemi di abbattimento delle polveri e pulizia.
Dopo l’ex zuccherificio di Chieti e i più celebri ecomostri di Punta Perotti a Bari passando per i due fabbricati sequestrati a Pieve Emanuele nel milanese, i 40mila metri cubi di cemento armato di Palazzo Mangeruca saranno gli ultimi, in ordine di tempo, che domenica 17 dicembre verranno giù implodendo grazie a microcariche temporizzate pari a 400 kg di esplosivo gelatinoso alloggiati nei fori che sono già stati praticati nell’edificio. Sarà un colpo d’occhio impressionante il cui avvio sarà dato dall’interno della cabina di detonazione che attiverà gli oltre 2 km di cavi/miccia stesi lungo tutto il perimetro e la superficie dell’immobile che sarà innescata ad una velocità di 7.500 metri al secondo, più veloce di un battito di ciglia. Per proteggere la struttura commerciale adiacente all’area cantiere sarà installata una schermatura fonoassorbente che la proteggerà dai detriti e dal vuoto d’aria dell’esplosione.
Attorno ai 33 metri d’altezza del Mangeruca, inoltre, saranno predisposti dei muri d’acqua, ognuno con all’interno micro-cariche di esplosivo che saranno azionate in contemporanea all’implosione per contribuire alla riduzione delle polveri. Per assorbire il lancio di materiale frantumato, i diversi piani dell’edificio sono già stati rivestiti con reti contenitive, atte a contenere i vari frammenti di calcestruzzo generati dall’esplosione.
Sul tratto stradale della SS 106, in corrispondenza del fabbricato sarà realizzato un pacchetto stradale composto da Geotessile e Sabbia per attutire eventuali cadute di detriti, mentre in corrispondenza del centro urbano di Torre Melissa saranno installati dei sismografi che monitoreranno eventuali movimenti alle strutture. All’evento, tra le ore 10 e le 12 di domenica, sarà presente il governatore calabrese Roberto Occhiuto che ha annunciato parteciperà anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, il vice ministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, e il generale Teo Luzi, comandante generale dell‘Arma dei Carabinieri.