Non cè traccia di Gaetano Fagone, il contadino di 52 anni, che è scappato da Palagonia da venerdì sera dopo aver volontariamente investito alcuni vicini con la macchina del padre e ucciso una 87enne Maria Napoli. Per tutta la notte, lultimo è il secondo, i carabinieri hanno battuto la campagna del calatino partendo sempre dalla casa rurale del quartiere “Tre Fontane” dove Fagone abbandonò il punto fiat di colore grigio del padre, utilizzato per investire i suoi vicini.
Lattività di pattugliamento e ricerca è ora concentrata nella periferia del paese ed è stata estesa al confine con Militello Val di Catania. In azione ci sono due gruppi di “Cacciatori Sicilia”, cani Molecolari e militari dellArma che sorvegliano i punti di accesso del centro città. Al momento gli investigatori escludono che luomo possa aver compiuto un gesto estremo, ma credono di aver trovato un nascondiglio: nel villaggio di Palagonia Fagone viene definito un “lupo” per la sua capacità di adattarsi a luoghi inaccessibili ed estremi condizioni. I militari non hanno ricevuto alcun segnale da parte di terzi allavvistamento delluomo.
Non cè motivo nella follia omicida di Fagone che abbia cenato con la sua ex moglie venerdì sera da cui si era separato nel 2015 e con lanziano padre malato che in passato aveva minacciato di ottenere il denaro della pensione. Quindi lasciò la casa, accompagnò il suo ex e al suo ritorno inscenò quella corsa pazza che si concluse con il ferimento di sette persone e la morte di Maria Napoli che al banchetto di fronte a casa sua era seduta a capotavola. Con i vicini pochi scarti, qualche rimprovero, ma niente di serio. Anche se nel villaggio dicono che Fagone odiava le risate dei vicini, i tavoli per le strade nelle notti di agosto diventano un habitué. Venerdì sera, senza una ragione, al volante della Punto ha viaggiato lungo la strada. Ha investito per poi replicare due volte con lauto, gettando i vicini a terra come birilli. Quindi niente più su di lui.