“Abbiamo di fronte a noi una combinazione molto preoccupante, fatta di bassa crescita, bassi investimenti, alta disoccupazione, bassa o nulla inflazione in un contesto in cui il debito e’ elevato”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, nel suo intervento alla Conferenza interparlamentare sul fiscal compact che si è svolta oggi alla Camera dei deputati. “L’Europa si trova a un bivio, possiamo immaginare un’Europa nei prossimi anni in una situazione di continua stagnazione o un’Europa che sia in grado si saltare su un sentiero diverso di crescita. La differenza tra i due scenari e’ l’attivazione o meno di politiche adeguate”.
Le pressioni per l’aggiustamento del bilancio tra i paesi in deficit e i paesi in surplus “dovrebbero essere piu’ simmetriche ha aggiunto -. Esiste un’asimmentria. La “nuova parola” d’ordine in Ue e’ “policy mix, non piu’ solo austerita’”, ma “miglior uso possibile degli strumenti che abbiamo a disposizione”. Sono le riforme strutturali “la vera sfida che aspetta l’Europa e questo Paese”.
“Negli ultimi mesi tutte le istituzioni internazionali, i governi e gli analisti privati hanno dovuto ripiegare su se stessi circa le stime di crescita rivelatesi troppo ottimistiche. Questi rinvii continui suggeriscono non solo che la crescita si e’ dovuta spostare nel tempo, ma che alcune cause profonde della mancanza di crescita non sono state ancora ben comprese da tutti noi e che siamo di fronte a problemi assai piu’ profondi del semplice andamento ciclico.In un quadro macroeconomico di semi-stagnazione e di “inflazione decisamente troppo bassa”, come e’ quello attuale, “tutte le manovre di aggiustamento sono piu’ difficili, ma noi continueremo a perseguirle”.