Visti i continui problemi fisici che comporta – specie negli ‘over’ – a causa dei movimenti repentini e ‘sregolati’ che implica, per la gioia dei fisioterapisti oggi il Paese è in preda alla ‘Padelmania.
Uno sport che dallo squash al tennis, passando per i racchettoni da spiaggia, causa lo spazio ridotto del quale necessità (si gioca in 2 o quattro), ha rappresentato ‘una manna’ soprattutto per i gestori dei campi di calcetto i quali, in piena pandemia, hanno visto letteralmente sparire gli aficionados di questa disciplina (che prevede invece 10 persone per partita), concorrendo così a una grande crisi economica. Del resto, un normale campo da calcetto può contenerne 4 di Padel…
Così, quando le attività sportive al chiuso o di contatto sono state inibite dai vari decreti, vista però l’opportunità di poter esercitare attività sportive all’aperto – e sopratutto ‘senza assembramenti’, moltissimi campi di calcetto sono stati trasformati in campi di Padel, concorrendo così al rapido decollo di questa disciplina.
Come ha rivelato oggi il report relativo al 2021 stilato dall’Osservatorio sul Padel, è emerso che rispetto all’anno precedente, i campi dediti al Padel sono aumentati addirittura del 125%, passando da 815 a 1.831, e poi ancora del 155%, arrivando agli attuali 4.669.
Per avere idea del fenomeno che rappresenta, basta pensare che oggi 15 regioni vantano oltre 100 campi di Padel, con 7 che superano addirittura 200 strutture, E dire che, soltanto due anni fa, erano soltanto 5 le regioni ad ospitare strutture idonee alla pratica di questo sport.
Nello specifico di quanti praticano il Padel con assiduità, i tesseramenti della Fit (Federazione Italiana Fitness) dove, al 27 dicembre 2021, sono risultati dediti al Padel 56.465 italiani (tra i quali 46.838 sono uomini, e 9.627 donne). Numeri che vanno poi integrati ai giocatori amatoriali, ed a quelli occasionali, per una stima complessiva di circa 1,5 milioni di appassionati (800mila dei quali ‘abituali’).
Come dicevamo, si tratta di uno sport abbastanza ‘energico e, soprattutto ‘elastico’ che necessita ovviamente di una adeguata preparazione fisica. Per questo (testimonianza reale), lo abbiamo definito la ‘fortuna dei fisioterapisti’, visto che purtroppo – anche perché praticato da moltissimi ‘over 50’ – infortuni e traumi (distorsioni, strappi, quando non problemi seri a ginocchio e caviglia), sono ricorrenti.
Come ha infatti recentemente spiegato all’agenzia di stampa AdnKronos un preparatore fisico della Fit, Alfredo Maria Mancini, “Una delle peculiarità del padel è che si tratta di uno sport adatto a tutti, ma per chi ha intenzione di iniziarlo i principi fondamentali sono quelli della continuità, della frequenza, della progressività e della specificità”. Intanto, suggerisce l’esperto, “Il numero consigliato di sedute è due o tre alla settimana della durata di un’ora ciascuna. Il ripetersi nel tempo degli allenamenti costituisce la condizione necessaria per migliorare le prestazioni, al contrario l’assenza di stimoli allenanti fa regredire le capacità acquisite in precedenza. Le lezioni e le partite devono avere un graduale incremento della quantità e della difficoltà esecutiva. Può essere un’ottima strategia quella di giocare sempre con persone diverse e di variare molto la scelta degli esercizi con il maestro, in quanto una standardizzazione degli allenamenti produce una stagnazione e anche una probabile regressione delle abilità maturate”.
Ovviamente, ha aggiunto Antonio Minichiello, rodato osteopata, parlano con i cronisti dell’AdnKronos, “Chi è fuori allenamento dovrà concentrarsi sulle esercitazioni volte a migliorare le capacità organico-muscolari che rivestono nel padel un ruolo di notevole importanza: forza, velocità, resistenza e mobilità articolare. Basti pensare quale influenza abbia la modulazione della forza nell’esecuzione di tutti i colpi, oppure come la resistenza possa rendere più veloci i processi durante il gioco, oppure quanto l’essere rapidi nello spostarsi alla ricerca della palla aumenti le possibilità di scelta tattica o tecnica durante le fasi del gioco. Importante, dunque, è seguire sia un programma di esercizi svolti alla massima velocità esecutiva sia incrementare la resistenza tenendo conto degli aspetti aerobici con esercitazioni prolungate nel tempo ed anaerobici con esercizi di breve durata ma ad alta intensità”.
Max