Buone notizie per chi – sfortunatamente – è in possesso di una cartella esattoriale. Sarebbe in fase di discussione sul decreto fiscale lipotesi di sconto per le mini-cartelle, vale a dire quelle sotto i 1000 euro. Lipotesi del provvedimento contenuto nella manovra economica, che dovrebbe arrivare lunedì in Consiglio dei ministri, è stato annunciato ieri il sottosegretario leghista allEconomia Massimo Bitonci. “Stiamo valutando con il Mef – ha detto ai microfoni di Radio anchio – una possibile soglia per poter effettuare uno stralcio complessivo di tutte quelle cartelle piccole sotto i 1000 euro o i 5000 euro”. Queste cartelle costituiscono il 55% del “magazzino complessivo che sono 850 miliardi”, ha spiegato il sottosegretario. “E vero che dal punto di vista quantitativo non pesano molto – ha aggiunto – ma interessano quasi 15 milioni di contribuenti”. Secondo quanto riferisce oggi Il Sole 24 Ore, la norma allo studio dovrebbe prevedere lo stralcio delle cartelle fino a 1000 euro scontate al 40% della richiesta.
Bitonci ha sottolineato ieri come le misure della pace fiscale su cui il governo sta lavorando non abbiano “niente a che vedere con il condono tombale del 2002”. “Si parte dalla dichiarazione integrativa – ha spiegato -, quindi dalla possibilità di far emergere delle somme in maniera del tutto regolare, pagando una flat tax del 15% e dichiarando anche sui 5 anni precedenti. Poi si passa alle liti tributarie pendenti e – ha concluso il sottosegretario – a tutto il tema rottamazione delle cartelle, tenendo conto delle rottamazioni in corso”.
La pace fiscale targata 5S-Lega, secondo la bozza circolata dello schema di decreto fiscale collegato alla manovra, prevede, per quanto riguarda la rottamazione-ter, cinque anni per sanare cartelle consegnate alle Entrate nel 2000-2017, possibilità di ricorrere a compensazioni, zero sanzioni e interessi di mora. Un provvedimento che si stima debba avere “un maggior appeal di circa il 70% rispetto a quello registrato per la definizione agevolata” dei governi del Pd, si legge nella relazione tecnica, per la maggiore estensione temporale (5 anni contro 1) e la dilazione dei pagamenti (fino a 6 mesi).