Passa anche dall’incremento dei pagamenti digitali nella Pubblica amministrazione (PA), il percorso di digitalizzazione del Paese. Perché se si considerano i numeri degli utenti – cittadini, imprese ed enti – che quotidianamente si interfacciano con le Pubbliche Amministrazioni, rendere più ‘smart’ e con soluzioni sempre più a portata di click i pagamenti di tributi, sanzioni e oneri significa attivare un circolo virtuoso che riguarda centinaia di migliaia di transazioni.
“I pagamenti digitali nella PA stanno crescendo”, spiega Marco Torri, responsabile Advisory & Sales Team Pubblica Amministrazione di Nexi, che aggiunge: “Se guardiamo a ‘Pago PA’, la piattaforma digitale che a livello nazionale permette di effettuare pagamenti verso la Pubblica Amministrazione i volumi crescono a doppia cifra. Nei primi dieci mesi del 2021 abbiamo avuto 142mln di transazioni e un controvalore di quasi 26 mld di euro: siamo a +71% rispetto allo stesso periodo del 2020 e più del doppio rispetto al 2019”.
“Quello che deve crescere – osserva l’esperto – è l’utilizzo dei pagamenti digitali nella pubblica amministrazione locale: solo una piccola parte dei pagamenti, infatti, nasce da un portale web, da una app o un terminale pos collocato presso una amministrazione locale”.
“La correlazione fra digitalizzazione del Paese e diffusione dei pagamenti digitali è un dato ormai assodato – continua Torri – La Commissione Europea ogni anno stila una classifica tra i Paesi europei per misurare lo stato di salute digitale di questi Paesi, l’Italia è sempre in coda a questa classifica. Chi sta in cima? Normalmente ci sono i Paesi del Nord Europa – Finlandia, Svezia, Danimarca – che non a caso sono i Paesi dove c’è la più alta diffusione di pagamenti digitali”.
E i vantaggi dei pagamenti digitali sono per tutti: cittadino e amministrazioni.
“Se ci pensate – ragiona Torri – il pagamento di un tributo o di un servizio è probabilmente uno dei momenti di interazione più frequenti fra cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione: riuscire a digitalizzare questo momento, rendendolo più semplice e più veloce, ma anche più facilmente rendicontabile, apre un ventaglio di opportunità per rendere più efficienti i processi e le procedure interne alla PA ma anche Per migliorare l’esperienza dell’utente. È evidente che pagare una multa o una tassa non è mai piacevole, poterlo fare a casa propria in qualsiasi momento della giornata via smartphone attutisce certamente questo disappunto”.
Per supportare la PA in questo percorso di digitalizzazione, anche gli operatori come Nexi fanno la propria parte.
“La mission di Nexi è molto semplice: vogliamo rendere digitale ogni pagamento perché è più semplice è più sicuro e più pratico per tutti”, ricorda Torri. “Per raggiungere questo obiettivo mettiamo a disposizione delle banche, degli esercenti, delle aziende ma anche delle Pubbliche Amministrazioni, un’ampia gamma di servizi e strumenti di pagamento, con l’obiettivo di permettere a questi enti, di offrire ai propri clienti finali un’esperienza di pagamento facile e innovativa”.
Diverse le soluzioni proposte alle amministrazioni, su cui il lavoro di progettazione è spesso lungo e articolato, come racconta l’esperto: “Lato accettazione del pagamento, da 3 anni a questa parte, stiamo lavorando per mettere a disposizione delle amministrazioni pubbliche, clienti delle nostre banche, il maggior numero possibile di canali e strumenti di pagamento, anche assumendoci il rischio di lavorare su prodotti e servizi innovativi su cui al momento del lancio non c’è ancora una domanda consolidata. E’ quanto è successo, ad esempio, con i terminali pos integrati al sistema ‘Pago PA’: abbiamo cominciato a lavorarci alla fine del 2018 quando ancora nessun ente li richiedeva. Negli ultimi 18 mesi ne abbiamo installati oltre 2.000 accompagnando più di 300 enti pubblici nel processo di digitalizzazione dei propri servizi di sportello”.
Un impegno che non può non coinvolgere anche il mondo della sanità, visto il periodo che stiamo vivendo: “Abbiamo 30 cantieri lavoro con altrettante aziende sanitarie per aiutarle nel processo di migrazione a Pago PA. Abbiamo avviato lo sviluppo di un modulo applicativo da destinare alle aziende del settore pubblico per facilitare i pagamenti e-commerce integrati a ‘Pago PA’ e infine stiamo lavorando a una soluzione account to account per portare nella Pubblica Amministrazione i servizi di open banking su cui stiamo lavorando da tempo”, spiega Torri.
Ma una delle sfide su cui si gioca questo percorso di ammodernamento è la formazione perché, come sottolinea Torri “se si dispone delle competenze digitali di base, si possono fare delle scelte mature sugli strumenti e i canali di pagamento da adottare” e in questo ambito Nexi è impegnata in modo diretto con diverse iniziative: “Abbiamo organizzato un ciclo di 3 webinar che hanno visto la partecipazione di più di 600 persone, in gran parte dipendenti delle pubbliche amministrazioni locali, in cui abbiamo parlato di pagamenti digitali. Un’altra iniziativa è la predisposizione di un kit informativo sulle soluzioni di pagamento digitale oggi esistenti che verrà distribuito dalle nostre banche ai loro enti clienti con l’obiettivo di avviare poi dei tavoli congiunti con le singole amministrazioni e aiutarle nel processo di digitalizzazione. Stiamo poi lavorando a una pubblicazione digitale su base mensile e abbiamo deciso di portare il tema dei pagamenti digitali all’interno di eventi e manifestazioni oggi dedicati al mondo della Pubblica amministrazione, dove sino ad oggi di pagamenti digitali si è parlato poco o per nulla. L’idea – conclude l’esperto – è sfruttare questi eventi molto verticali per parlare con le amministrazioni locali e convincerle che la diffusione dei pagamenti digitali è un’opportunità per efficientare i propri servizi, ma anche per migliorare il rapporto con i propri cittadini”.