Per la donna, pero, solo continui maltrattamenti da parte di suo marito che, col passare del tempo, era diventato sempre più geloso e morboso. Dopo oltre due anni di botte subìte in silenzio, la 26enne ha trovato il coraggio di ribellarsi a quella situazione, lasciando la casa coniugale. E stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: luomo, che aveva tentato più volte di convincerla del suo ravvedimento, non riusciva ad accettare quella drastica decisione presa dalla sua donna, assumendo comportamenti ancor più violenti e rendendole la vita impossibile, a tal punto da indurre la vittima a cambiare radicalmente le sue abitudini. Il tutto a causa di una serie di vere e proprie persecuzioni messe in atto dal 33enne, fatte di centinaia di telefonate e sms a tutte le ore del giorno e della notte e inseguimenti per scoprire leventuale esistenza di una nuova relazione della ragazza. Addirittura luomo trascorreva ore e ore nel bar dove la 26enne lavorava, osservando ogni suo movimento e, talvolta, offendendola pubblicamente davanti a colleghi, clienti e amici. In qualche occasione, in preda alla rabbia, lo stalker è arrivato addirittura a colpirla con calci e pugni. Lo scorso mese di ottobre, dopo lennesimo atto di violenza subìto in strada, la donna si è decisa a chiamare il 112 e a raccontare la sua storia ai Carabinieri. Le indagini condotte dai militari dellArma hanno consentito di raccogliere numerose prove indiziarie inconfutabili nei confronti del 33enne, tali da persuadere lAutorità Giudiziaria a emettere a suo carico un ordine di custodia cautelare in carcere. Luomo, ricercato giorno e notte dai Carabinieri, ha fatto perdere le sue tracce per circa una settimana finché, nella giornata di ieri, sentendosi ormai braccato, si è presentato nella caserma di Via dei Fabbri Navali. Il marito violento è stato portato nel carcere di Regina Coeli, dove verrà interrogato nelle prossime ore. La donna, ormai fuori dallincubo, ha ringraziato i militari per il lavoro svolto.