Ieri, martedì 30 giugno, la Corte d’Assise di Roma ha condannato in primo grado a otto anni di carcere Ottavio Spada per la sparatoria avvenuta nel 2013. L’accusa è di tentato omicidio. A processo anche altre sei esponenti del clan sinti di Ostia, tra cui Carmine Spada, condannato a tre anni, e del clan rivale Triassi. In totale sono state emesse condanne per oltre vent’anni. Il pm Erminio Amelio aveva chiesto dodici anni per Ottavio Spada.
Clan Spada, i fatti del 2013
La sparatoria risale alle notte tra il 15 e il 16 luglio del 2013, quando i clan rivali Spada e Triassi si scontrarono per il controllo della più grande sala scommesse di Ostia. Il fatto avvenne sotto casa di Federica Angeli, giornalista di Repubblica, che denunciò quanto visto e scelse di testimoniare al processo come unica testimone. Da quel giorno vive sotto scorta perché le persone che aveva denunciato erano troppo pericolose.
“Sono contenta che la mia testimonianza, sulla quale si è basato tutto il processo essendo unica testimone oculare, abbia portato a una condanna di otto anni, un anno in più di quelli che ho ‘scontato’ io sotto scorta”, ha commentato Angeli dopo la sentenza.
Ostia, le altre condanne
Marco Esposito, esponente del clan rivale Triassi, è stato condannato a 3 anni e 6 mesi di reclusione, Fabio Di Francesco a 3 anni, Nando De Silvio a 3 anni, Domenico Fusinato a 2 anni e Ombretta Sertorio a un anno e 4 mesi.
Mario Bonito