Due uomini sono stati arrestati dalla Polizia per maltrattamenti in famiglia. Il primo a finire in manette è stato A.P., romano di 50 anni. A chiedere aiuto alla Polizia di Stato proprio la vittima, compagna dell’uomo e con lui convivente. Quando gli agenti del commissariato di Ostia sono arrivati, ad attenderli in strada hanno trovato la donna, con evidenti segni di percosse sul viso e sul corpo, scappata da casa in seguito all’aggressione verbale e fisica dell’uomo.
Rincuorata dalla presenza dei poliziotti, ha raccontato loro che da tempo questi episodi di violenza si ripetevano e che, nella mattinata, era nata una discussione a causa del mancato rientro in casa di A.P., sfociata poi nelle percosse e nella minaccia, con un coltello a serramanico, di sgozzarla. Quando gli uomini in divisa sono entrati nell’appartamento insieme alla donna, il 50enne si è dapprima mostrato collaborativo per poi scagliarsi anche contro di loro cercando di colpire gli agenti con calci e pugni. All’interno del marsupio indossato dall’aggressore c’era il coltello poco prima utilizzato per minacciare la compagna: arrestato, A.P., su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato condotto a Regina Coeli.
Sono stati invece gli agenti del Reparto Volanti a porre fine alle ripetute violenze di un ragazzo egiziano di 23 anni, sotto l’effetto di droga, nei confronti dei genitori e dei fratelli minori. Chiamati nella serata di ieri dal padre, quando i poliziotti sono arrivati nell’abitazione M.A.S.M.A.S., queste le sue iniziali, li ha provocati verbalmente cercando con loro uno scontro fisico. Immediatamente bloccato dal personale delle due Volanti intervenute, il ragazzo è finito in manette per maltrattamenti in famiglia, resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale nonché lesioni aggravate nei confronti del fratello più piccolo, refertato in ospedale con 10 giorni di prognosi a causa delle botte subite. Il giovane arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato portato a Regina Coeli.