Ancora una brutta scoperta nelle acque del litorale romano. Dopo il sequestro lo scorso luglio di attrezzi “trappole” usati illegalmente per la cattura del polpo tra Ardea e Anzio, stavolta lunghe e robuste lenze sono state scoperte in mare davanti alla costa di Ostia.
Durante il periodico pattugliamento marittimo-costiero la motovedetta CP 534 della Capitaneria di Roma-Fiumicino, all’altezza del pontile di piazza dei Ravennati ad Ostia, ad una distanza di circa 500 metri dalla costa si è imbattuta in una serie di attrezzi da pesca privi dei previsti marchi e segnali, e perciò irregolari oltre che pericolosi per la navigazione.
Dieci robuste lenze da almeno venti metri ciascuno e con circa dieci ami per lenza ed altrettante piombature. Immediatamente è scattato il sequestro a carico di ignoti ed il recupero degli attrezzi che, issati a bordo, risultavano avere ancora le esche attaccate.
Un dettaglio che dimostrerebbe un recente posizionamento sebbene, in quel momento, in mare non risultavano presenti altre barche anche per il peggioramento delle condizioni meteo-marine.
Tipologia e modalità di collocazione degli attrezzi lasciavano intendere che il tutto fosse opera di pescatori sportivi non curanti dei divieti imposti dalle normative vigenti.
L’attività della motovedetta della Capitaneria capitolina ha evitato che malcapitati diportisti potessero incappare in incidenti in corso di navigazione, e che venissero catturate illegalmente specie ittiche. “E’ questa – dicono dalla Capitaneria – un’azione che tutela anche la categoria dei pescatori professionali impegnati quotidianamente a svolgere una professione non priva di difficoltà e sacrifici”.