Le investigazioni sono partite dall’individuazione del “centro di comando” di questo traffico, nascosto in una piccola pizzeria al taglio di Gonnesa (CA), ove si verificavano quotidianamente gli incontri tra i trafficanti. Grazie ad una serie di telecamere occultate all’interno per mesi, i Carabinieri hanno seguito – in diretta – gli acquisti di partite di stupefacente destinati al sud della Sardegna, riuscendo a mettere perfettamente a fuoco i canali di approvvigionamento della cocaina (proveniente da Roma), dell’hashish (proveniente da Cagliari) e la rete di spaccio locale, facente capo al noto pluripregiudicato Giancarlo Granella, 40enne di Iglesias, titolare della pizzeria al taglio, arrestato più volte in passato per reati connessi agli stupefacenti. Le investigazioni si sono concluse nel giugno 2013 con il deposito di una informativa a carico di 73 indagati. Il p.m., valutate le posizioni, richiedeva al Gip l’emissione di 53 misure. Il gip presso il Tribunale di Cagliari ha concesso 27 misure di custodia cautelare in carcere, 18 misure di arresti domiciliari, 4 “obblighi di firma” alla p.g e quattro soggetti permangono indagati a piede libero. Sotto un profilo investigativo, l’indagine ha consentito di accertare che le tre distinte organizzazioni criminali investigate (una a Roma, una a Cagliari e una a Gonnesa) erano in contatto tra di loro e sono stati fatti arrivare nel Sulcis Iglesiente 16 kg. di cocaina (tra maggio e settembre 2012), inviati dal gruppo romano tramite trasportatori ignari, occultati all’interno di pacchi asseritamente contenenti mobili da montare di una nota casa svedese. Anche 4 kg. circa di hashish sono risultati essere provenienti da Cagliari e diretti a soddisfare il consumo di Carbonia. Nel corso delle attività sono già stati colti i seguenti risultati operativi: 11 arresti, 2 denunce a piede libero, 1 arresto per tentato omicidio (grazie a un telefono intercettato), 1kg e 6 di cocaina e 1 kg e 2 di hashish. Per le attività su Roma e il Lazio è stato determinante il supporto fornito dal Comando Provinciale della Capitale, attraverso il Gruppo Carabinieri di Ostia. All’esito delle investigazioni, di particolare livello è risultato il gruppo criminale romano – insediato nella borgata di Casalotti – fornitore della cocaina, incentrato sulla figura di Walter Domizi (noto “gattino” – attualmente detenuto presso il carcere di Spoleto dove sta scontando 18 anni di reclusione per traffico internazionale di sostanze stupefacenti). Nella mattinata, i Carabinieri di Ostia hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare al Domizi in carcere e ad altre 7 suoi complici raggiunti a Casalotti, a Fregene, a Roma e a Pomezia. Domizi è ritenuto a capo di un sodalizio criminale già oggetto di indagini sviluppate alcuni anni fa dal Nucleo Investigativo del Gruppo Carabinieri di Ostia nel contesto dell’operazione denominata “COCA RENT”. Di particolare interesse il fatto che il Domizi, durante le fasi delle odierne indagini, mentre si trovava agli arresti domiciliari, per motivi di salute, in una casa di cura di Formia, godesse di libertà di movimento tale da consentirgli la gestione della sua attività di trafficante per cui è stato raggiunto oggi dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere.