Nasceva il 6 maggio 1915 l’attore, regista, sceneggiatore e autore radiofonico. Personaggio di straordinaria genialità, Orson Welles conobbe il successo all’età di soli ventitré anni grazie allo sceneggiato radiofonico La guerra dei mondi, che scatenò il panico in buona parte degli Stati Uniti facendo credere alla popolazione di essere sotto attacco alieno. In seguito a questa trasmissione, ottenne un contratto con la casa di produzione cinematografica RKO per realizzare tre film. Solamente uno dei tre progetti, però, vide la luce. Quarto potere, considerato il più grande successo di Welles e il migliore nella storia del cinema. La carriera hollywoodiana di Welles termina nel 1948, quando decide di trasferirsi in Europa, dove realizzò altri progetti come Macbeth, Otello, Il terzo uomo, Il processo e F come falso. Di costituzione robusta, Welles raggiunse negli ultimi anni di vita un alto grado di obesità, accompagnata anche da alcune disfunzioni fisiche dovute all’avanzare d’età. Nell’ottobre 1985, a causa di un attacco cardiaco, Welles muore a Hollywood, con cui ha sempre avuto un rapporto di amore e odio. Hollywood è un quartiere dorato adatto ai giocatori di golf, a giardinieri, a vari tipi di uomini mediocri e ai cinematografi soddisfatti. Io non sono nulla di tutto ciò. Ora, il mondo del cinema si prepara a festeggiarlo attraverso i suoi film. La Cineteca Nazionale, infatti, ha organizzato due giornate al cinema Trevi di Roma in cui avverranno le proiezioni di Macbeth e Otello, e verrà presentato il documentario Roma la città di Orson Welles di Ciro Giorgini critico che a Welles a consacrato gran parte del suo lavoro. Il festival di Cannes dedica al grande attore una parte della programmazione di Cannes Classic con la proiezione di tre restauri (Quarto potere, Il terzo uomo e La signora di Shanghai) e due documentari inediti: Orson Welles, Autopsie d’une légende di Elisabeth Kapnist e This Is Orson Welles di Clara e Julia Kuperberg. Noto per la sua voce polimorfa, la sua capacità di lavoro, i piani di sequenza spericolati, Orson Welles può essere considerato come un personaggio larger than life, ovvero più grande della vita, non solo per la sua mole fisica ma anche per l’impronta che ha lasciato nel mondo del cinema.