(Adnkronos) – “È tutto falso: dal 2 marzo a oggi, ho rinunciato a circa 70mila euro di compensi in ospitate in televisione”. Alessandro Orsini si esprime così dalla sua pagina Facebook. Il professore di sociologia del terrorismo internazionale è una presenza abituale in tv dall’inizio della guerra tra Ucraina e Russia. “Ogni giorno dico no a qualche invito e rinuncio a migliaia di euro. Ho accettato di partecipare come ospite abituale nell’unica trasmissione, Carta Bianca, in cui non posso ricevere un compenso per via dell’intervento anticostituzionale dei miei censori”, scrive. Nei prossimi giorni, Orsini si ‘esibirà a teatro. “Non parlerò in teatro per soldi, ma per svolgere una lezione universitaria in piena regola con un linguaggio accessibile a tutti. Il mio prossimo libro sull’Ucraina non è un instant book per fare soldi, bensì un libro sulle cause profonde della guerra, a cui lavoro da cinque anni. Affermare che io agisca per denaro è come affermare che io agisca per entrare in parlamento: due bufale per screditarmi sul piano personale ed evitare di fare i conti con le mie tesi sulla guerra, che, al momento, nessuno ha confutato”, prosegue.
“Uno studioso deve accettare i soldi quando questi possono accrescere la sua libertà di espressione e deve rifiutarli quando frenano il suo impulso alla verità. I soldi non vanno demonizzati. In alcuni casi, la ricchezza rende uno studioso più libero; in altri casi, meno. La libertà di un uomo molto povero è a rischio come la libertà di un ricco molto avido”, afferma ancora. “Il denaro non è un male se è utilizzato a fin di bene, ma il Dio denaro non è il mio Dio. Altri sono i miei valori. Ecco perché ho rifiutato 70mila euro in ospitate in televisione. Ai miei giovani lettori dico: non abbiate paura dei calunniatori. La libertà prosciuga tutte le calunnie”, conclude.