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Orrore a Bucha, ma i russi smentiscono: “Provocazione ucraina per interrompere i negoziati”

Ci sono persone con le mani legate e accasciate e terra. Morte. Così come le centinaia di cadaveri trovati nelle fosse comuni. L’orrore di Bucha è ora sotto gli occhi di tutti, testimoniato dagli inviati dei maggiori quotidiani internazionali. Un massacro di civili indifesi, uccisi barbaramente con colpi di pistola alla nuca.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla CBS, citato dal Kyiv Independent, ha parlato della situazione emersa nella città ucraina: “È difficile dire come, dopo tutto quello che è stato fatto, possiamo avere qualsiasi tipo di negoziato con la Russia. Questo è a livello personale. Ma come presidente, devo farlo. Ogni guerra deve finire”, ha detto.

D’altra parte la Russia respinge ogni accusa e attribuisce la strage alla stessa Ucraina che vorrebbe, secondo il Cremlino, interrompere i negoziati in corso. In tal senso la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha detto che “la Russia ha chiesto una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu in connessione con la provocazione dell’esercito ucraino e dei radicali nella città di Bucha. Il senso del crimine del regime di Kiev è quello di interrompere i negoziati di pace e aumentare la violenza”.

Zakharova ha poi aggiunto: “Capi di stato, ministri degli Esteri, personaggi pubblici ed ex politici hanno rilasciato dichiarazioni basate su video di un minuto, anche meno, e alcune fotografie. Erano disposti ad accusarci di tutto. Gli esperti non hanno lavorato, non hanno ricevuto informazioni per chiarire l’accaduto, ma le dichiarazioni politiche erano già state fatte”, le parole citate da Interfax.

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Luigi Base