ORLANDO – LA MOGLIE DEL KILLER SOTTO TORCHIO: ‘SAPEVA COSA STAVA PER ACCADERE’

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    E’ stata continuamente interrogata ed ora rischia l’incriminazione Norr Zahi Salman, la moglie del Killer Omar Mateen, l’autore della strage di Orlando. La donna, 30 anni, sapeva ciò che stava per accadere ed ha anche provato a far desistere il marito dalle sue intenzioni. La decisione spetterà al grand Jury, convocato dai procuratori federali. Sentita più volte dagli investigatori dell’Fbi, la donna, ha ammesso di aver accompagnato Mateen, almeno una volta al Pulse, la discoteca gay ‘teatro’ del massacro (49 morti e 51 feriti). A certificare l’ambigua posizione della moglie del killer, è stato Peter King, presidente della commissione servizi e terrorismo della Camera, dichiarando: “è vero che lei sapeva che qualcosa stava per succedere, e che ha cercato di convincere il marito a desistere, quindi è possibile che venga incriminata, ed è anche possibile che abbia avuto un coinvolgimento maggiore quindi bisogna continuare ad indagare”. Secondo alcune indiscrezioni riportate sul Washington Post, Salman avrebbe cercato di fermare il marito proprio la sera di sabato scorso, mentre usciva di casa per recarsi al Pulse. Sempre secondo i media, Mateen aveva effettuato dei sopralluoghi, tra il 5 e il 9 giugno, al Pulse per preparare l’attacco.  “La donna – riporta Foxnews citando la Cbs– sta collaborando e si sarebbe anche sottoposta alla macchina della verità”. Infine, gli inquirenti hanno trovato due telefoni cellulari che appartenevano a Mateen: un Samsung ed un modello più ‘antico’. L’Fbi, al contrario di quanto successe per l’Iphone del killer di San Bernardino, non ha avuto problemi ad entrare negli apparecchi per accedere ai dati conservati.

    D.T.