Ordine di arresto per i dirigenti Thyssen

Torino, ordine d’arresto per i dirigenti tedeschi della Thyssen. Sentenza italiana eseguibile per i giudici: per i dirigenti tedeschi della Thyssen dunque scatta l’ordine di esecuzione procedurale. Come è noto, la vicenda dalla Thyssen è una delle pagine più fosche e controverse degli ultimi anni: nel 2007 per il rogo nello stabilimento morirono sette operai. Il superstite, Boccuzzi, alla notizia appena diffusa ha aggiunto il proprio commento: “Finalmente giustizia”.
Dunque dopo undici anni e mezzo dalla tragedia della Thyssen in cui morirono sette operai, è giunto il momento per l’ex amministratore Harald Espenhahn e per il dirigente Gerard Priegnitz di scontare la condanna: sono stati infatti ufficializzati i dettagli dell’ordine d’arresto in Germania nei loro confronti, in esecuzione alle condanne definitive a nove anni e sei anni e dieci mesi di reclusione. Stando a quanto riferito all’agenzia tedesca Onvista i due condannati sono stati arrestati, ma la notizia non è stata data come ufficiale. La decisione ad ogni buon conto giunte a poco tempo dal divampare di nuove polemiche successive al servizio televisivo delle Iene che aveva lasciato intendere che la giustizia tedesca potesse non abbracciare quella che era stata la sentenza italiana per possibili vizi procedurali. Ovviamente, come c’era da aspettarsi, il provvedimento è stato contestato dai difensori dei due manager i quali hanno proposto un appello in extremis al tribunale di Essen. Il provvedimento è tuttavia sospeso in conseguenza dell’appello della difesa.
L’ordine di carcerazione dei due manager tedeschi della Thyssenkrupp, ufficializzato in Italia del 2016, è però come detto applicabile anche in Germania. Lo ha stabilito il Tribunale regionale di Essen, che ha deciso di pronunciarsi in proposito il 17 gennaio sul caso di Harald Espenhahn, e il 4 febbraio su Gerald Priegnitz. Come ha chiarito il portavoce dello stesso Tribunale all’Ansa, i due manager hanno impugnato la decisione, presso la corte di appello di Hamm. E non potranno essere arrestati prima della pronuncia. In Germania i due manager non potranno comunque scontare una pena superiore ai 5 anni di carcere, e cioè il massimo previsto per il reato di omicidio colposo, ha chiarito ancora il portavoce.