ORCHI IN AZIONE – ADESCA UNA BIMBA DI 10 ANNI ALL’USCITA DELLA SUOLA E LA PORTA A CASA PER MOLESTARLA. UN PATRIGNO ‘CRESCE’ LA FIGLIA DELLA COMPAGNA IMPONENDOGLI I SUOI ISTINTI ANIMALESCHI

Accade ovunque e in qualsiasi momento: il fenomeno della pedofilia non conosce purtroppo sosta, e sempre più spesso accadono fatti a dir poco ripugnanti. Oggi addirittura le agenzie di stampa hanno battuto due distinti nuovi casi accaduti, uno in Calabria, e l’altro in Puglia. Allarmati, i genitori si erano subito rivolti ai carabinieri: la loro figlia, di 10 anni, era scomparsa all’uscita della scuola. La madre, non trovandola ad attenderla, disperata, ha subito avvertito i militi della Compagnia di Gioia Tauro. Circa mezzora dopo però la bimba è ricomparsa davanti alla scuola, accompagnata da un 63enne il quale, senza dare troppe spiegazioni, ha cercato di andar via. Circostanza che ha subito insospettito i carabinieri che hanno chiesto al 63enne, Z.V, dove fossero stati e cosa era accaduto. Incrociando il racconto della bimba – vistosamente in uno stato di confusione – e quello dell’uomo, i carabinieri con l’aiuto delle telecamere di sorveglianza poste nelle strade, hanno ricostruito che l’uomo, dopo averla convinta a seguirlo (grazie alla ‘simpatia’ che la bimba aveva nei confronti dei suoi due cagnolini), aveva portato la bambina nella sua casa. Dopo un serrato interrogatorio è venuta fuori l’allucinante verità: avrebbe abusato della bambina, con molestie e carezze in diverse parti del corpo. Il  63 anni è stato così arrestato per violenza sessuale aggravata, ma è finito ai domiciliari anziché in carcere, dove sicuramente qualcuno, fra i detenuti, gli avrebbe fatto pagare caro un simile reato. Peccato. Ma, come dicevamo, questi infami accadimenti sono purtroppo una costante. Fin quando era piccola, dal 2009, l’aveva ‘convinta’ a quelle luride pratiche spacciandole come un gioco, sebbene per lei incomprensibile. Quello che lui, il patrigno, le assicurava fossero coccole affettuose, erano invece ripugnanti istinti animali. Poi quando la bimba è divenuta una 14enne, attenta e conscia, le ha imposto rapporti sessuali completi. Fino a quando quest’incubo è divenuto un macigno impossibile da portarsi sulle spalle e, in una crisi di pianto, la giovane ha raccontato il suo inferno alla madre. La donna si è così rivolta alla Squadra Mobile della Questura di Bari, che ha immediatamente arrestato il 44enne perviolenza sessuale aggravata e atti sessuali con minorenne.

M.