Le leggi varate in Ungheria “non riguardano l’omosessualità”, bensì “la difesa dei diritti dei bambini e dei genitori”. Il premier ungherese Viktor Orban, prima del Consiglio europeo, risponde così alle domande sulle leggi relative alla diffusione di contenuti che potrebbero influenzare i minori ‘promuovendo’ l’omosessualità o il cambio di sesso tra i minorenni. Sotto il comunismo in Ungheria l’omosessualità era punita per legge, e “io sono un combattente per la libertà, ho difeso i diritti degli omosessuali”, dice Orban.
“E’ sempre meglio prima leggere e poi parlare – continua- le leggi riguardano il modo in cui i genitori vogliono educare i figli”. La legge ungherese sui contenuti destinati ai minorenni “non è nell’agenda” del Consiglio Europeo, osserva, ma “sono a disposizione di chiunque” voglia chiarimenti. In ogni caso, precisa, “la legge è fatta e funziona”.
Da Roma, arriva il commento di Matteo Salvini: “Io la legge me la sono letta e credo che ogni stato possa decidere su cosa insegnare a scuola, non capisco intromissioni”.