‘Una volta’ il suo avvento era fonte di battute e, nel periodo invernale, salutata come un’occasione di sonno più lungo. Stavolta però il ritorno dell’ora legale, vista la situazione, poco incide sul quotidiano di tutti noi, comunque ‘ospiti’ forzati delle nostre case. Forse va bene per le bollette, tra l’altro l’unica cosa che il governo si è guardato bene dal non farci pagare!
Peccato perché, tra le altre cose, questa potrebbe anche essere l’ultima volta che, dopo ‘una vita’, ritroviamo il rodato spostamento delle lancette degli orologi (un romantico eufemismo, nell’epoca digitale!). Come molti infatti sapranno, proprio un anno fa Bruxelles ci ha invitato a scegliere – entro il 2021 – se porre fine o meno al passaggio dell’ora solare (differente da quella legale, altra cosa, che tornerà il prossimo 25 ottobre).
Chissà, forse il fatto che il prossimo week-end – la notte tra sabato e domenica – salteremo dalle 2 direttamente alle 3 della notte, è un segno del destino. In linea con quest’emergenza, che alla fine ci troverà tutti inevitabilmente ‘differenti’ da prima, forse anche l’ora legale finirà in soffitta, insieme ai ripensamenti di questi giorni, su quanto bastano le cose più piccole per essere davvero felici…
Max