Sgominata un’organizzazione dedita a realizzare profitti illeciti tramite l’accaparramento di farmacie in tutto il territorio nazionale generandone il dissesto finanziario tramite l’acquisizione di finanziamenti e altre risorse economiche poi oggetto di distrazione. L’operazione, chiamata “Finfarma“, è stata condotta dai Nas di Milano nel capoluogo lombardo e nelle province di Roma, Pescara, Latina, Rieti e Ascoli Piceno.
Accuse di bancarotta fraudolenta, 17 persone indagate e 45 perquisizioni effettuate nei confronti di 19 società e 26 soggetti, oltre a sequestri per 41 assegni circolari falsi dell’importo di 47 milioni di euro. Questi gli esiti del blitz delle forze dell’ordine.
Tre soggetti, ora ai domiciliari, avrebbero agito tramite holding societarie acquistando nove farmacie, di cui due a Milano, poi poi portate al fallimento tramite la distrazione fraudolenta di somme, per un valore di oltre tre milioni di euro. Prima del crollo, le farmacie venivano ipervalutate con false perizie di commercialisti compiacenti che presentavano agli istituti di credito richieste di finanziamento: il denaro ottenuto sarebbe poi stato trasferito su conti correnti offshore in paradisi fiscali esteri e utilizzati per arricchimenti personali e altri illeciti.
In una conferenza stampa, i Nas dei carabinieri hanno chiarito le sfumature di un’indagine nata nell’autunno 2018 nell’ambito di attività monitoraggio del sistema farmaceutico e che ha dunque condotto gli indiziati alle gravi accuse di associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta, falsità ideologica, trasferimento fraudolento di valori, bancarotta fraudolenta e mendacio e falso interno. Il tutto, per appropriarsi di copiose liquidità poi venivano utilizzate per fini personali.