C’è grande attesa intorno al 3 ottobre, quando il leader della Lega, Matteo Salvini, si recherà a Catania per presenziare al processo per la vicenda della Open Arms, che lo vede imputato per quanto accaduto nel corso del suo mandato da ministro dell’Interno.
Intanto, incontrando i 7 neoconsiglieri regionali eletti nella recente tornata, Salvini ha già anticipato che ”Chiederò rito abbreviato? Sabato, intanto, devono decidere se ci sarà o non ci sarà un processo, io leggendo le carte direi che non c’è stato alcun reato, conto che qualcuno dica ‘grazie e arrivederci’”.
Nel frattempo, avvicinato dall’agenzia di stampa AdnKronos, in merito all’udienza del prossimo 3 ottobre Franco Coppi, legale del leader leghista ha affermato che, “Quello della nave Gregoretti è un caso abbastanza unico e dovrebbe restare fuori dalla politica. Il tribunale e le persone che lo compongono devono essere impermeabili. Se questo non accade è un problema”.
Da giorni poi, si continua a ripetere che, per l’occasione, a Catania è prevista una nutrita presenza di esponenti del centrodestra e, soprattutto, di un vero e proprio ‘esercito’ formato da giornalisti e fotoreporter. Un ‘dettaglio’ non da poco, fa notare ancora il legale perché, spiega, ”Se c’è il rischio che le tre giornate in Sicilia vengano strumentalizzate e tutto si trasformi in un ‘circo mediatico’? Il dibattito deve essere puramente accademico, visto che c’è un ministro a processo. Tutto dovrebbe restare dentro quel confine”, ha quindi concluso Coppi, che – velatamente – ha lanciato un appello secondo cui “Andrebbe impedito ai giornalisti di enfatizzare l’udienza, ma è chiaro che sia la stampa sia la televisione faranno il proprio interesse”.
Max