(Adnkronos) – Con l’obiettivo di risolvere i dubbi generati dalle fake news nel web ed essere sempre più vicini a pazienti e caregiver, Janssen Italia, l’azienda farmaceutica del Gruppo Johnson & Johnson, lancia ‘Janssen con te’ (https://www.janssenconte.it/it-it/), una piattaforma digitale a carattere divulgativo su alcune patologie che più impattano sulla salute delle persone. Secondo un’inchiesta realizzata da Doxa Pharma – riferisce l’azienda in una nota – il 58% degli italiani utilizza con assiduità internet per recuperare informazioni in ambito salute meno di un individuo su dieci crede nell’affidabilità delle informazioni on line riguardanti la salute e comunque il 53% degli intervistati esprime scetticismo.
Pensata per un accesso multi-device, da mobile, tablet e desktop, la piattaforma ‘Janssen con te’ risulta facile da navigare e permette di accedere direttamente in un ambiente digitale di 8 siti web di patologia con contenuti aggiornati su base mensile e con servizi utili come ‘L’esperto risponde’, ovvero la possibilità di avere a disposizione un team di medici specializzati pronti a rispondere ad ogni dubbio. La pandemia ha causato interruzioni e rallentamenti delle attività di prevenzione e ritardato screening, diagnosi e cure, acuendo il senso di incertezza e la necessità di recuperare informazioni sul proprio stato di salute. Inoltre, durante questo periodo, è esploso il fenomeno delle fake news online, con voci discordanti e spesso provenienti da fonti non affidabili.
“In Janssen crediamo nella collaborazione con i pazienti, i caregiver e gli operatori sanitari e ci attiviamo affinché possa diventare sempre più sinergica. Con ‘Janssen con te’, vogliamo proporre un approccio semplificato per essere sempre più vicini ai nostri stakeholder, aiutandoli a reperire correttamente le informazioni di cui hanno bisogno, arginando fake news e fonti non attendibili – afferma Federica Mazzotti, Commercial excellence & business transformation Director di Janssen Italia -. Lavoriamo ogni giorno per un futuro in cui le malattie siano un ricordo del passato e siamo convinti che il digitale possa contribuire a realizzare la nostra missione”.
La crisi pandemica – continua la nota aziendale – ha senza dubbio accelerato il processo di digitalizzazione anche nel mondo della salute, ma non sempre nella direzione corretta. Rimane, infatti, generalmente limitata la percezione di affidabilità dei dati disponibili online, anche se chi è più abituato a ricercare informazioni (37%), sembra essere anche più consapevole nell’utilizzo corretto di internet e restituisce livelli più elevati di affidabilità percepita.
Nel 36% dei casi, le informazioni recuperate online portano la persona a richiedere un consulto con il medico per avere delle conferme. Le ricerche che vengono svolte maggiormente online riguardano specifici sintomi (39%) su determinate patologie (30%), mentre solo il 15% ricerca nomi di medici o di ospedali.
Dal questionario risulta che, grazie alla ricerca effettuata su web, il 21% degli intervistati afferma che la ricerca online “ha migliorato il mio stato d’animo nei confronti di una diagnosi o malattia” e il 16% ha messo in atto comportamenti virtuosi a favore della propria salute come, ad esempio, smettere di fumare.