L’ennesimo argomento di contrapposizione, nell’ambito di una realtà ’metropolitana’ allo stallo, se non prossima al caos, che non mancherà di suscitare le ’solite’ diatribe tra politici. Lo spunto stavolta è dato dal legittimo allarme dato da Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay CenterRoma, che ha notato l’improvvisa comparsa sui muri della città di manifesti anti-gay contro le famiglie con genitori omosessuali. “Si prende di mira il disegno di legge Cirinnà che prevede la stepchild adoption. Sono manifesti vergognosi che inducono all’omofobia e che vogliono condannare migliaia di bambini all’infelicità” ha denunciato. “Gli uffici dellAssessorato a Roma Produttiva e del Dipartimento Sviluppo Economico e Attività Produttive, con il supporto della Polizia Locale, hanno inviato squadre di operatori che hanno oscurato i manifesti affissi illegalmente, defisso quelli che deturpavano i muri ed emesso le relative sanzioni – ha tenuto subito a far sapere lAssessora a Roma Produttiva Marta Leonori – I primi interventi hanno riguardato numerose vie della città, ma lazione di controllo e monitoraggio continua per individuare nuove affissioni. Ancora una volta siamo dovuti intervenire per defiggere e oscurare manifesti che imbrattano la città affissi al di fuori delle regole. Ciò significa impiegare risorse pubbliche, quindi dei cittadini, per individuare, coprire o rimuovere i manifesti. Ma quello che è più grave – ha spiegato la Leonori – è che ci fossero manifesti abusivi che riportavano messaggi omofobi, messaggi inaccettabili che infrangono anche larticolo 12 bis del Regolamento approvato lo scorso anno con il sostegno dellAssemblea capitolina. Continueremo con questa azione che punta a restituire decoro e dignità alla città.
M.