(Adnkronos) – La variante “Omicron 2 o meglio Ba.2. ha un livello di contagiosità molto simile al morbillo, quindi una persona non vaccinata ne può infettare 18. E’ presumibile che sia il 20% più contagiosa rispetto alla precedente, questo è anche visibile dalla velocità con cui ha dato una spallata a Omicron, nell’ultima survey dell’Iss Omicron 2 è al 44%”. Lo spiega all’Adnkronos Salute Mauro Pistello, direttore Unità di Virologia Azienda ospedaliera universitaria di Pisa e vicepresidente della Società italiana di microbiologia, facendo il punto della situazione epidemiologica.
Questa accelerazione di Omicron 2 “potrebbe dipendere da vari motivi”, osserva il virologo. “Stiamo vedendo nei tamponi effettuati alti livelli di carica virale – avverte – vuol dire che il virus sta replicando molto e questo è dovuto sia alla sua costruzione sia al fatto che si posiziona nelle vie aree superiori che gli permettono di essere particolarmente aggressivo. In più, in questo momento c’è un calo di attenzione e assistiamo anche a una quota di soggetti con una maggiore suscettibilità”.
Nei reparti Covid inoltre “si stanno vedendo soggetti, anche vaccinati, con doppia infezione, Omicron 1 e 2, nel Regno Unito sono stati segnalati 100 casi di questo tipo. Se le doppie infezioni corrono e se cala la protezione, si possono creare le condizioni per lo sviluppo di varianti ricombinati”.
Con queste premesse la situazione potrebbe precipitare? “Per ora non vediamo una maggiore gravità delle infezioni con Omicron 2, ma facciamo riferimento a popolazioni vaccinate – risponde Pistello – Se però tra qualche mese dovesse scendere la protezione della terza dose, potrebbe essere un problema”, avverte.