Annullare le condanne a carico della famiglia Ciontoli e fare un nuovo processo per l’omicidio di Marco Vannini, ucciso da un colpo di pistola nella notte tra il 17 e il 18 maggio 2015 mentre era a casa della fidanzata a Ladispoli, sul litorale romano. Lo ha chiesto l’avvocato Giandomenico Caiazza, difensore della famiglia Ciontoli, davanti ai giudici della Quinta sezione penale della Cassazione, chiamati a decidere sul caso.
“Quella d’appello è una sentenza illogica, disseminata di insensatezze”, ha detto l’avvocato. “Se c’è omicidio volontario significa che c’era adesione alla possibilità della morte di Vannini- ha aggiunto- ma questo come è compatibile col fatto che hanno chiamato i soccorsi?”.