Giovanni Princi, l’ex compagno di scuola di Luca Sacchi, il giovane personal trainer freddato a Roma nell’ottobre scorso, in zona Appio Latino, è stato condannato in primo grado a quattro anni per droga. Lo ha stabilito il gup di Roma Pier Luigi Balestrieri al termine di un processo svolto con rito abbreviato. Il pm Nadia Plastina aveva chiesto una condanna a sei anni e quattro mesi. Il gup ha escluso l’aggravante, prevista dall’articolo 80 del testo unico sugli stupefacenti, dell’ingente quantitativo come richiesto dai difensori dell’indagato. “Princi non ha nessuna responsabilità – ha detto il suo avvocato, Massimo Pineschi – né morale né giuridica sulla morte del suo amico Luca. Speriamo in appello di avere una situazione ancora più favorevole e di ottenere una serie di cose che non sono state recepite dal giudice di primo grado”.
Princi è il primo condannato nella vicenda che la notte del 23 ottobre ha portato alla morte di Luca. È accusato di essere il tramite della partita di droga con Paolo Pirino e Valerio del Grosso, i due ventenni di San Basilio accusati di essere gli autori materiali dell’aggressione. Loro dovevano consegnare 15 chili di marijuana in cambio di 70mila euro. Uno scambio trasformato in rapina, finito in tragedia. Domani si terrà l’udienza del processo per la morte di Luca dove sono imputati Del Grosso, Pirino e Marcello De Propris. Ci sarà anche la fidanzata della vittima, Anastasyia Kylemnyk, coinvolta sia come imputata per la violazione della legge sugli stupefacenti, come Pirino, sia come parte offesa.
Mario Bonito