Omicidio Mollicone, domani al via processo Appello

(Adnkronos) – Comincia domani davanti alla Prima Corte d’Assise d’Appello di Roma il processo di secondo grado per l’omicidio di Serena Mollicone, la giovane di Arce nel frusinate, uccisa nel 2001. Il 15 luglio del 2022 i giudici della Corte d’Assise di Cassino hanno assolto tutti gli imputati nel processo: il maresciallo dei carabinieri Franco Mottola, il figlio Marco, la moglie Annamaria, e i carabinieri Vincenzo Quatrale e Francesco Suprano.  

”Gli esiti dibattimentali non offrono indizi gravi, precisi e concordanti sulla base dei quali possa ritenersi provata, oltre ogni ragionevole dubbio, la commissione in concorso da parte degli imputati della condotta omicidiaria contestata”, hanno scritto i giudici nella sentenza di primo grado. Una sentenza che è stata appellata dalla procura di Cassino e dalle parti civili.  

Si apre così un altro capitolo su un caso che risale a 22 anni fa e che ad oggi è ancora irrisolto. Serena Mollicone scompare la mattina del 1 giugno del 2001: ha 18 anni. E’ il papà Guglielmo Mollicone a denunciarne la scomparsa nel pomeriggio. Scattano le ricerche e forze dell’ordine e volontari setacciano i paesi del circondario. Sono proprio due volontari della Protezione Civile a trovare il corpo di Serena nel boschetto di Fonte Cupa, che oggi si chiama Fonte Serena, proprio in memoria della ragazza. Il bosco si trova nella frazione di Anitrella a circa 9 km da Arce. Serena viene trovata con mani e piedi legati da nastro adesivo e filo di ferro e un sacchetto di plastica in testa.  

”Siamo sereni, in attesa che la giustizia faccia il suo corso e che la Corte d’Appello confermi la sentenza di primo grado. Se poi ci sarà una Cassazione speriamo che anche la Suprema Corte confermi le due sentenze precedenti. Di certo non ci sono elementi a carico degli imputati per poter scrivere una sentenza di condanna”. Lo dice all’Adnkronos, alla vigilia dell’inizio del processo d’Appello, Mauro Marsella, l’avvocato del pool della difesa del maresciallo dei carabinieri Franco Mottola, del figlio Marco, e della moglie Annamaria, tutti assolti in primo grado al termine del processo sull’omicidio di Serena Mollicone. Quanto ai Mottola, Marsella aggiunge: ”Nessuno potrebbe essere sereno in una posizione simile da innocente, ma sono sicuri della loro innocenza”.