Omicidio di Ercolano, siederà domani davanti al gip per l’udienza di convalida del fermo Vincenzo Palumbo per aver sparato ai due ragazzi. Il 53enne autotrasportatore nella notte tra il 28 e il 29 ottobre ha ucciso il 26enne Giuseppe Fusella e il 27enne Tullio Pagliaro con 11 colpi d’arma da fuoco, 5 dei quali hanno raggiunto l’auto sulla quale viaggiavano i due giovani. Il reato del quale dovrà rispondere l’autotrasportatore è duplice omicidio aggravato. Per lui la Procura, che ha disposto il fermo eseguito alle 22.40 del 29 ottobre, chiede la misura cautelare della custodia in carcere.
Nel corso del lunghissimo interrogatorio al quale è stato sottoposto per l’intera giornata del 29 ottobre, il 53enne, assistito dagli avvocati Francesco Pepe e Fioravanti De Rosa, ha fornito la sua versione dei fatti, e cioè di essere stato svegliato di notte dal suono del sistema di allarme della propria abitazione, a via Marsiglia in località San Vito.
Dopo aver preso la pistola che ogni notte custodiva sotto al letto a causa di un furto subito in casa il 4 settembre scorso, Palumbo ha spiegato di essersi precipitato fuori al terrazzo dove avrebbe visto un giovane in fuga all’interno della sua proprietà.
Lo stesso giovane, sentendo le sue grida, sarebbe fuggito a bordo dell’auto che lo avrebbe atteso con il motore acceso. Palumbo ha raccontato di aver quindi esploso 4 o 5 colpi d’arma da fuoco. La ricostruzione di Palumbo viene però contrastata dalla Procura sulla base degli esiti delle indagini delegate ai Carabinieri della Compagnia di Torre del Greco, in particolare il numero, la sequenza e la direzione dei colpi esplosi che rivelerebbero “una condotta intenzionalmente e senza giustificazione rivolta a cagionare la morte violenta dei giovani”.