L’omicidio di Annamaria Scavo sarebbe opera del suo ex compagno. È stato accusato di omicidio il 41 enne Marco Ricci, secondo gli inquirenti il responsabile dell’omicidio della donna trovata morta nella sua bottega di calzature a Carini.
Omicidio Carini, la versione del compagno
La donna è stata trovata morta con due colpi alla gola con un oggetto tagliente, probabilmente un taglierino. Per gli inquirenti sarebbe stato proprio il suo ex conviventi a colpire a morte la donna.
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Marco Ricci, l’uomo accusato dell’omicidio di Annamaria Scavo, si difende dall’accusa sostenendo di aver preso le difese del figlio. “Ho difeso mio figlio, le ho tolto quel taglierino dalle mani dopo che aveva ferito nostro filgio e me ai polsi” ha riferito al quotidiano Repubblica, una versione che non convince.
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“Ero stanco, volevo finirla. Lei ci aveva feriti entrambi. Cosa dovevo fare?”. Queste le parole di Marco Ricci, l’uomo accusato di omicidio a Carini. “In negozio ero arrivato con mio figlio perché lui voleva parlare con la madre che da due mesi non si faceva vedere”, ha spiegato l’uomo.
“Io sono rimasto fuori perché con lei non ci parlavamo più. Ho sentito a un certo punto gridare mio figlio e allora sono entrato lì dentro”, racconta Marco Ricci. “Lei ha avuto una discussione col bambino, che avrebbe rimproverato di essere andato lì da lei per avere soldi. Poi ha sferrato i primi colpi ai polsi di nostro figlio”, dice Marco Ricci.
Un anno fa la Scavo aveva presentato una denuncia per lesioni, lui ‘aveva querelata per violazione degli obblighi di assistenza familiare.