“L’annuncio del presidente del CONI Giovanni Malagò che le gare di bob, slittino e skeleton previste alle prossime Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 dovranno svolgersi su un’altra pista all’estero tra due anni e mezzo sta creando scompiglio in tutto il movimento sportivo italiano”.
E’ quanto hanno denunciato i gruppi consiliari M5S e Lista Civica Raggi, che aggiungono: “Ora a a causa degli enormi problemi economici e di fattibilità riscontrati a Cortina d’Ampezzo ci si accorge che il progetto è inattuabile in Italia. In realtà, quando nel 2018 è iniziata la corsa alla candidatura italiana alle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali del 2026 a Torino e nelle valli piemontesi, è andata svanita purtroppo una storica occasione per l’Italia e per il CIO di organizzare un’Olimpiade invernale riutilizzando due volte nell’arco di un ventennio tutti gli impianti sportivi costruiti, andando così a risparmiare emissioni di CO2, tempo, soldi e consumo di suolo”.
Insomma, si legge ancora nel comunicato congiunto, “Sarebbe bastato rilanciare valorizzando le piste di Cesana Torinese, quelle che erano state realizzate per le Olimpiadi invernali del 2006 a Torino, inutilizzate da più di una decina di anni e che furono quindi proposte al CIO quando si decise di candidare l’Italia per gli sport invernali, ma che il CIO stesso rifiutò dicendo che sarebbe stato in grado di costruirle tra Milano e Cortina appunto. E invece adesso oltre al danno arriva la beffa, niente gare di bob in Italia e gli impianti esistenti rimarranno tristemente inutilizzati, per di più nel silenzio generale e nell’imbarazzo delle Istituzioni”.
“Noi invece – concludono i gruppi consiliari M5S e Lista Civica Raggi – continuiamo e continueremo a sostenere come un’Olimpiade veramente sostenibile non possa sussistere senza una rigenerazione dell’esistente, altrimenti questo tipo di evento non si rivelerà altro che una grande trappola per il bilancio degli Stati che la ospitano“.
Max