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Olimpiadi di Tokyo, la maggior parte degli eventi sarà senza pubblico

La maggior parte degli eventi alle Olimpiadi sarà senza pubblico. Lo ha deciso il comitato organizzatore dei Giochi in accordo con il governo giapponese, che nella mattina di oggi ha reintrodotto dal 12 luglio al 22 agosto lo stato d’emergenza nella Capitale e nelle prefetture di Chiba, Kanagawa, Saitama e di Osaka, a causa della pandemia. La cerimonia inaugurale è prevista, sempre senza spettatori, per il 23 luglio.

Nelle ultime 24 ore a Tokyo si sono registrati 896 casi, circa il 25% in più rispetto alla scorsa settimana. La restrizione serve a evitare che le Olimpiadi diventino “un evento superdiffusore”.

In Giappone la campagna vaccinale stenta a decollare per diversi motivi, tra cui l’iniziale cautela delle autorità locali e una certa diffidenza dei cittadini. Dopo una partenza molto a rilento (a maggio solo il 4,4% della popolazione aveva ricevuto la prima dose), ora circa il 15% ha completato il ciclo vaccinale. La scarsa copertura vaccinale e l’aumento dei contagi sono le cause che hanno spinto il governo a introdurre lo stato d’emergenza (il quarto) nell’area della Capitale e gli organizzatori delle Olimpiadi a escludere la presenza del pubblico. Nel complesso, però – ricorda il New York Times – “l’impatto del Covid-19 sul Giappone è stato relativamente lieve rispetto al resto del mondo”.

Non tutte le gare, però, si terranno nella zona di Tokyo. Alcune gare, come maratone e marce – scrive sempre il Nyt – “si terranno in luoghi non coinvolti dallo stato di emergenza” e il pubblico, contingentato, potrà partecipare.