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Offese a Mattarella, coinvolti anche professionisti

Sta facendo scalpore il caso delle offese via web al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Le investigazioni più recenti hanno consentito di rilevare la diffusione nel web di plurime condotte offensive nei confronti del Capo dello Stato Sergio Mattarella, che appaiono frutto di una elaborata strategia di aggressione alle più alte Istituzioni del Paese.

Numerosi sono stati i post e i contenuti multimediali offensivi rilevati dal ROS tra aprile 2020 e febbraio 2021, anche grazie all’impiego del Reparto Indagini Telematiche, unità del ROS specializzata nelle investigazioni telematiche e web, che ha ricostruito la rete relazionale e le abitudini social dei soggetti coinvolti nelle azioni delittuose, di età compresa tra i 44 e i 65 anni – tra i quali figurano impiegati e professionisti.

Le perquisizioni, estese agli account telematici e ai profili social degli indagati, hanno permesso il sequestro di numerosi sistemi e apparati informatici, utilizzati per rivolgere le offese al Capo dello Stato Mattarella. Inoltre, gli accertamenti hanno consentito di individuare come tre dei perquisiti gravitassero in ambienti di estrema destra e a vocazione sovranista e avessero manifestato vicinanza alle relative iniziative. Uno dei perquisiti, un professore universitario di 53 anni, è risultato in collegamento con gruppi e militanti di ispirazione suprematista e antisemita tramite la piattaforma social russa VKontakte (paragonabile a Facebook).