Sono parole perentorie e risolute quelle che esprime il commissario europeo al Bilancio, Guenther Oettinger. Infatti, su Die Welt, Oettinger ritorna a esprimersi sulla minaccia dellItalia di esercitare il veto sullapprovazione del bilancio comunitario, in caso di mancati progressi sulla ripartizione dei migranti che arrivano sulle nostre coste.
“Tutti gli stati dellUe si sono assunti lobbligo di pagare i contributi nei tempi stabiliti. Tutto il resto sarebbe una violazione dei trattati che comporterebbe penalità”, ha chiarito Oettinger alla testata tedesca in risposta allipotesi che venga meno il flusso finanziario da Roma.
E poi ha precisato: “LItalia ha conquistato il nostro appoggio nellaffrontare la crisi migratoria e le sue conseguenze, posso solo mettere in guardia Roma dal mischiare la questione migratoria con il bilancio Ue”.
Non finisce qui. “Dobbiamo correggere le cifre. Non sono 20 miliardi di euro lanno. LItalia contribuisce con 14, 15, 16 miliardi in un anno. Se si tiene in conto ciò che ottiene dal bilancio Ue, il risultato è un contributo netto di 3 miliardi lanno”. E ha poi sminuito con sarcasmo le richieste italiane: “Prendiamo nota di questo, ma non abbiamo intenzione di reagire su base quotidiana. Se lo facessimo, avremmo molto lavoro da fare”, ha detto del possibile veto.
In merito poi alla Germania, invece, lesortazione è quella di impegnarsi di più per lEuropa, mettendo sul tavolo elementi concreti oltre che belle parole di circostanza: uno scatto necessario non solo per lideale comunitario, ma per non perdere linfluenza che altrimenti Berlino rischia via via di perdere. Di fronte ai populismi crescenti Oettinger vede pochi problemi: infatti nellaffermazione di Macron in Francia cè per lui la testimonianza di una maggioranza a favore dellUnione, e sul leader ungherese Orbab è cauto: è vero che necessita i richiami europei, ma ogni tanto questi fanno breccia.