I dati riguardanti la disoccupazione in Italia sono incoraggianti, secondo quanto riportato dallultima analisi dellOcse. Infatti il tasso disocuppazionale è calato all11,2% e i salari reali dell1,1%. Un trend positivo che è teso ad aumentare per i prossimi due anni. Infatti in Italia già si sta cercando di combattere il precariato grazie allattuazione Decreto Dignità indetto dal Ministero dello Sviluppo Economico e del Lavoro, destinato ad incentivare le assunzioni a tempo indeterminato. Infatti, come scritto nel decreto, si stabilisce che i contratti a tempo determinato scendino a 24 mesi e le aziende che assumono con questo criterio quà, siano destinate a versare una piccola percentuale di contributi in più. Ma per ritornare a livelli occupazionali accettabili, ancora cè tanto da fare, nonostante i complimenti dellOcse che però ci ricorda che il tasso di disoccupazione italiano è terzo nei Paesi visionati dallOrganizzazione per lo sviluppo economico, mentre per instabilità nel mercato lavorativo lItalia è quarta dopo Grecia, Spagna e Turchia. Cè infatti chi ha criticato che il nuovo decreto sia una sorta di Assistenzialismo di Stato, come ha fatto Marco Marin di Fi, e che la via per sconfiggere il precariato è ancora molto lunga.
Quali che siano le disamine e le ulteriori forme di approfondimento analititico e statistico, resta di fondo il senso dausipicio governativo da un lato e quello sperenzoso ma un pò cinico del cittadino medio dallaltro, in nome di una paventata ripresa economica che nellultimo decennio è stata perlomeno promessa un pò troppe volte rispetto alle quali, non fossaltro che a titolo quantomeno iniziatico, non si sia poi concretamente palesata come una strada maestra intrapresa.