Potrebbe trattarsi della solita guerra tra poveri, ma la tensione che gira ormai nei quartieri popolari di Milano rischia presto di interessare tutti. La rabbia dei cittadini residenti nelle abitazioni popolari, va a braccetto con la paura ad uscire di casa rischiando di trovarsi tagliati fuori al rientro. Avvengono delle vere e proprie operazioni dove, chi vuole appropriarsi dellappartamento, munito di piede di porco o attrezzi simili, scassina la serratura dellabitazione sostituendola poi con una nuova. Spesso questi lavori vengono attuati da cittadini senza regolare permesso di soggiorno o semplicemente in attesa di regolarizzazione. A denunciare le occupazioni a Milano sono fin da giugno, i comitati di cittadini e i mass media.
Purtroppo le risposte da parte del governo si fanno ancora attendere costringendo il più delle volte gli abitanti a rimediare da soli allappropriazione indebita cacciando i responsabili delle occupazioni che, è stato ormai appurato, sono guidate da racket” organizzati e in mano a gruppi di criminali senza scrupoli. la Aler, azienda proprietaria degli immobili, non può intervenire da sola per lo sgombero degli abusivi dove è invece necessario lintervento delle forze dellordine, ma ha deciso comunque di fornire informazioni periodiche sulle attività relative alle occupazion,i per una informazione corretta e trasparente.
Le occupazioni registrate nei primi sei mesi del 2014 sono 482, un numero notevole considerando che furono 668 quelle calcolate in tutto il 2013. Questa realtà, questi alloggi popolari (28 mila di proprietà comunale, quasi 40 mila di proprietà Aler) sembrano far parte di unaltra città, una Milano lontana dalla convivenza civile, dalla tranquillità, della legalità, ma lontana soprattutto dalla giustizia e dalla sicurezza che nel ventunesimo secolo dovrebbero far parte dei diritti imprescindibili di ogni cittadino.