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Occupazione Ue: purtroppo in Europa l’Italia rappresenta il fanalino di coda, con ben 10 punti percentuali in meno rispetto alla media

Se da noi l’occupazione una sorta di piaga sociale che investe sia i giovani che, nella maggior parte dei casi, gli over 50, nel resto d’Europa la situazione sembra invece essere meno grave. Almeno questo è quanto rivelerebbe uno studio condotto da Eurostat, dal quale emerge che l’occupazione nell’Ue ha infatti toccato lo scorso anno il 75% nella fascia di età tra i 20 e i 64 anni. 

Occupazione Ue: il momento di peggior flessione (72%), è stato registrato nel 2020, in coincidenza con l‘avvento della pandemia di Covid

Parliamo di dati che, rispetto, al 2009 (quando iniziano le serie storiche), rappresentano una crescita esponenziale. Tuttavia Eurostat tiene a precisare che, in tutto ciò, a seguito dell’avvento della pandemia di Covid, nel 2020 il tasso di occupazione era calato al 72%, per poi risalire già al 735 l’anno seguente.

Occupazione Ue: purtroppo il nostro Paese è il fanalino di coda con ben 10 punti percentuali in meno della media Ue

Premesso dunque che ‘il tasso di occupazione è la percentuale di persone che hanno un impiego in rapporto alla popolazione in età lavorativa’, purtroppo c’è da notare che in tal contesto, il nostro paese rappresenta il fanalino di coda, in virtù allo striminzito 65% di occupazione. Parliamo di ben 10 punti percentuali in meno della media Ue. Basti pensare che, nel range anagrafico compreso fra i 20 ed i 4 anni, in tema di occupazione, stanno molto meglio di noi Grecia (66%), e Romania (69%). Complessivamente, conclude lo studio, tra tutti i Paesi dell’area Ue, 11 vantano un tasso di occupazione superiore al 78%, tra  quali si distinguono poi l’Olanda (83%), e la Svezia e l’Estonia (entrambe all’82%).

Max

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Max Tamanti