Si allunga l’elenco delle scuole occupate a Roma. Otto i plessi occupati dall’inizio dell’anno scolastico. L’ultimo blitz nel liceo Montessori di via Livenza dove gli studenti sono entrati nel pomeriggio di ieri lunedì 2 dicembre riuscendo a barricarsi all’interno. Un doppio blitz ancora da chiarire. Perché in mattinata ci sarebbe stato il primo tentativo da parte di un gruppo di esterni, respinto dai collaboratori scolastici che hanno chiamato le forze dell’ordine. Poi gli studenti sarebbero tornati nel pomeriggio riuscendo ad occupare la scuola.
Il liceo Montessori è l’ultimo istituto superiore occupato dall’inizio dell’anno scolastico a Roma. Prima il Visconti e il Virgilio e nelle scorse settimane erano stati occupati Plinio, Cavour, Gullace, Pilo Albertelli e Enzo Rossi.
Secondo quanto riferito all’Ansa dalla preside del liceo Montessori, sarebbero stati una ventina di ragazzi a tentare di entrare nella scuola ieri mattina intorno alle 7 quando i collaboratori scolastici stavano aprendo i cancelli. L’intenzione del gruppo sarebbe stata quella di farsi dare le chiavi.
I dipendenti però hanno chiamato le forze dell’ordine facendo scappare i giovani. Ragazzi estranei alla scuola secondo la dirigente. Nel pomeriggio però un nuovo blitz di un gruppo di ragazzi che è riuscito ad entrare per poi srotolare uno striscione dalla finestra dell’istituto di via Livenza.
Ieri mattina si è svolto invece il sit-in piazza Santi Apostoli con la preside del liceo Virgilio insieme a poche decine di persone tra docenti, genitori e anche studenti contrari all’occupazione della scuola. Non tutti i genitori sono stati felici dell’iniziativa della preside, tanti hanno dato la propria solidarietà agli occupanti.
Sostegno e vicinanza alla dirigente scolastica del Virgilio dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. “Il segnale che arriva dal liceo Virgilio, dove studenti, docenti e genitori hanno detto no ad azioni che privano la maggioranza degli alunni del diritto costituzionale allo studio, – ha scritto Valditara su Facebook – è di grande importanza civile ed educativa”.
“Al posto dello stanco, illegittimo e dannoso rito delle occupazioni i regolamenti delle scuole prevedono il democratico strumento delle autogestioni che può arricchire l’esperienza formativa dei giovani” ha concluso il ministro.