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Obbligo vaccino over 50, Cacciari: “Non cambia nulla, però Lo Stato viene responsabilizzato di ogni conseguenza per averlo imposto”

Quanto deciso dal governo in merito al nuovo dl, che stabilisce il vaccino obbligatorio per gli over 50, come era prevedibile che fosse, ha destato malore e proteste in tutto il Paese.

Una decisione contestata da più parti, che nel coro di quanti discordi trova anche la voce del filosofo Massimo Cacciari, fin dalla prima ora attento testimone di quella che lui denuncia come una vera e propria violazione dei diritti costituzionali.

Cacciari: “Non cambia nulla, prima l’obbligo era sottinteso, ora viene formalizzato, ma non vedo come la sanzione sia riscuotibile”

“Praticamente – spiega oggi il Professore – non cambia nulla: prima l’obbligo era sottinteso, ora viene formalizzato; ma si tratta di un provvedimento che non può avere sanzioni, perché non vedo come la sanzione sia riscuotibile. Insomma, si continua come prima, non c’è nessuna differenza…“.

Cacciari: “Lo Stato viene responsabilizzato di ogni conseguenza per aver imposto il trattamento obbligatorio”

Dunque, osserva quindi Cacciari, ”A questo punto, le persone che si vaccinano non dovranno più firmare alcuna assunzione di responsabilità sulle eventuali conseguenze, che ovviamente ricadranno sul soggetto che ha imposto questo obbligo: l’unica differenza è tutta qui. Lo Stato viene responsabilizzato di ogni conseguenza per aver imposto il trattamento obbligatorio”.

Cacciari: “Non cambia assolutamente niente. Già prima non si poteva andare al lavoro o al ristorante”

Che poi, commenta ancora Cacciari, “Non cambia assolutamente niente. Già prima non si poteva andare al lavoro o al ristorante”. In realtà era possibile, ma stento con il tampone negativo, “Sì – replica il filosofo – ma un tampone ogni due giorni, con una spesa ogni volta di almeno 15 euro, rendeva tutto fasullo. Di fatto, l’obbligo c’era anche prima. Solo che ora, con questa decisione, il Governo si assume totalmente ogni responsabilità e questo può anche essere positivo“.

Cacciari: “le nuove norme aumentano le discriminazioni, come se già non fossero abbastanza le discriminazioni”

Un ‘obbligo’ relativo che aveva però di fatto dato ad oltre 2 milioni di persone la possibilità di non vaccinarsi… fa notare il cronista dell’agenzia di stampa AdnKronos. ”E’ vero – replica Cacciari – ma questo crea un’altra discriminazione, perché bisognerebbe andare a vedere chi sono questi due milioni che hanno potuto per vari motivi non vaccinarsi: forse potevano svolgere la propria attività lavorativa in casa o nel proprio studio privato, spostandosi con la propria automobile, o magari potevano fare a meno di lavorare, o pagavano per ricevere i vari servizi direttamente a casa. Allora, le nuove norme aumentano le discriminazioni, come se già non fossero abbastanza le discriminazioni economiche e sociali!”.

Max